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Quando le parole feriscono più delle botte: giornata nazionale contro il bullismo, la polizia nelle scuole

La campagna di prevenzione vede coinvolti i poliziotti della questura Dorica per un dibattito con i ragazzi sull’inclusione e il contrasto ad ogni forma di discriminazione con un intervento mirato a educare i giovani ad un corretto uso degli strumenti informatici

ANCONA - Domani, 7 febbraio 2023, in occasione della Giornata Mondiale contro il Bullismo e Cyber Bullismo, la Polizia di Stato sarà presente presso la scuola secondaria di primo Grado “G. Pascoli” di Ancona, dove incontrerà gli studenti delle Classi III,  per richiamare  particolare attenzione su un uso consapevole del web ed al rispetto degli altri. La campagna di prevenzione vede coinvolti i poliziotti della questura Dorica per un dibattito con i ragazzi sull’inclusione e il contrasto ad ogni forma di discriminazione con un intervento mirato a educare i giovani ad un corretto uso degli strumenti informatici. Nel corso dell’incontro verranno distribuite le brochure “AmiAMO La Vita”  realizzate dalla Questura di Ancona, con l’Istituto Scolastico Provinciale e la Confartigianato, in oltre 20.000 copie, per una diffusione capillare nei luoghi di aggregazione giovanili. 

Dall’inizio dell’anno scolastico diversi sono stati i momenti di riflessione organizzati nelle scuole e continuo è il raccordo con i Dirigenti Scolastici per fornire gli strumenti più appropriati ed utili alla sicurezza dei nostri giovani, futuri adulti consapevoli. In particolare, nel mese di dicembre, il convegno “Svitiamo il bullone”, organizzato alla presenza di 400 studenti delle scuole secondarie di Primo Grado di Ancona, che ha visto  tra i relatori la professoressa Elena Ferrara, prima firmataria della Legge n.71/2017, dedicata proprio a questo fenomeno e che ha raccontato la vicenda di Carolina Picchio, la prima vittima di cyberbullismo. La frase “le parole fanno più male delle botte” è rimasta indelebile eredità di una meravigliosa studentessa che oggi non ha potuto raccontare la sua esperienza perché i bulli, all’epoca, non furono fermati in tempo, da cui il suo personale impegno come professoressa e senatrice della Repubblica.

La polizia ricorda la possibilità di effettuare segnalazioni, anche anonime, attraverso l’applicazione YOUPOL, nata anche per contrastare il fenomeno del cyberbullismo tra i giovani. Grazie alla nuova veste dell’applicazione è ora possibile allegare file multimediali  (foto, audio e video), che una volta terminata la conversazione sono associati alla segnalazione. Non solo ma la chat tra operatore di Polizia e utente è divenuta interattiva, quindi è possibile seguire in tempo reale chi ha effettuato la segnalazione ed intervenire a sua tutela immediatamente, in caso di pericolo o difficoltà.

Il Questore di Ancona, Cesare Capocasa ribadisce  che «internet costituisce una risorsa fondamentale soprattutto per i giovani, per i quali ormai rappresenta un’occasione di crescita culturale e sociale, come anche uno strumento di aiuto nello studio e nella ricerca di nuove informazioni. Si tratta di una realtà che richiede che i ragazzi sappiano usare lo strumento in modo critico e sicuro, acquisendo le competenze necessarie affinché navigare resti un’opportunità e non rischi di divenire un pericolo. È indispensabile un’opera di sensibilizzazione ed informazione continua, anche attraverso iniziative come quella odierna, che concorrono a formare una nuova generazione consapevole sia delle potenzialità che dei rischi del web».


   

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