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Operatori scolastici non vaccinati: «E' caos», monta la polemica

E' la posizione di DirigentiScuola sulla vicenda del ritorno al lavoro di insegnanti e non solo

ANCONA - «Grande confusione sulla posizione del personale scolastico non vaccinato, ma guarito dall’infezione da SARS-CoV-2». E' la posizione di DirigentiScuola sulla vicenda del ritorno al lavoro di insegnanti e non solo. «Fino a quale termine il personale può ritenersi in regola con l’obbligo vaccinale? O, per dirla in altri termini, a partire da quando risulterà inadempiente, con tutte le conseguenze in termini di impossibilità a prestare servizio a contatto con gli alunni?» si legge nella nota. «Ad alimentare il caos- la recente nota dell’USR Marche- che, nel fornire Indicazioni nella gestione del personale scolastico con certificato verde COVID-19 da guarigione, considera l’inadempienza trascorsi 90 gg dalla data di certificazione di positività (per chi non abbia ricevuto alcuna dose di vaccino o abbia contratto l’infezione entro i 14 gg dalla prima dose) o 120 gg dalla data di certificazione di positività (per chi abbia concluso il ciclo vaccinale primario)». 

«La nota dell’USR Marche è stata contestata anche negli ambienti della politica, tant’è che il presidente della Regione Marche Acquaroli e l’assessore all’Istruzione Latini hanno richiesto chiarimenti al Ministero, lamentando un’interpretazione restrittiva della normativa nazionale, che non prevede tali termini come tassativi. I 90 gg (o 120, a seconda dei casi), a dispetto dell’interpretazione fornita dall’USR Marche, dovrebbero essere considerati il termine minimo prima del quale non è possibile effettuare la vaccinazione, da eseguirsi poi entro un lasso temporale che dovrebbe tener conto anche della validità della certificazione verde per avvenuta guarigione che, ai sensi dell’art. 9 del DL 52/2021, è di 6 mesi» continua la nota». 

«Inaccettabile la sospensione immediata dei docenti ed il mancato rispetto dei termini previsti dalla norma alla quale la stessa nota rimanda. - ha dichiarato il presidente di DirigentiScuola Attilio Fratta - I dirigenti devono rispettare la norma o l'interpretazione dell'USR? Ovvero rischiare denunce o procedimenti disciplinari? Perché L'USR prima di emanare il provvedimento non ha sentito le organizzazioni sindacali? Non potevamo che reagire e chiedere un incontro di chiarimento che si è svolto ieri sera. Incontro che si è concluso con l'impegno del D.G. Dott. Filisetti di chiedere spiegazioni al Ministero». 

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