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Università, ospedale e Ail per la ricerca in ematologia: sotto la lente trombosi e neoplasie

il Dipartimento di Scienze Cliniche Molecolari della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, ha potuto bandire un concorso per un Ricercatore di tipo A, nel settore disciplinare “Malattie del sangue, oncologia e reumatologia”

Grazie al contributo dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma) sezione di Ancona-Macerata, il Dipartimento di Scienze Cliniche Molecolari della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, ha potuto bandire un concorso per un Ricercatore di tipo A, nel settore disciplinare “Malattie del sangue, oncologia e reumatologia”, di durata triennale, senza alcun onere per Univpm. È risultata vincitrice la dottoressa Erika Morsia, specializzata in Ematologia presso la Scuola Univpm, per un progetto di ricerca nell’ambito dei disordini mieloproliferativi cronici rari e delle complicanze trombotiche, dal titolo “Identificazione di fattori clinici molecolari associati allo sviluppo di trombosi in pazienti affetti da neoplasie mieloproliferative”.

Hanno presentato l’iniziativa mercoledì 2 novembre nell’Aula G della Facoltà di Medicina e Chirurgia il Rettore Gian Luca Gregori, il direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche Michele Caporossi, Pietro Leoni presidente AIL Ancona-Macerata, il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Mauro Silvestrini, il Attilio Olivieri direttore della Scuola di Ematologia dell’Università Politecnica delle Marche e la vincitrice del concorso, la dottoressa Erika Morsia.

«L’ematologia ad Ancona negli ultimi 5 anni è molto cresciuta, anche grazie a collaborazioni come questa con AIL – ha dichiarato il prof. Attilio Olivieri Direttore della Scuola di Ematologia – si è internazionalizzata, ha ampliato la rete formativa e attivato terapie innovative con la CART. E, oltre alla dottressa Erika Morsia – ha annunciato il prof. Olivieri – presto il gruppo di ricerca si completerà con l’arrivo di un nuovo ricercatore»

«Complimentandomi con la dott.ssa Erika Morsia le auguro di proseguire con entusiasmo – ha affermato il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori – la sua attività di ricerca. Il percorso di ricercatrici e ricercatori può apparire complesso e incerto ma è ricco di soddisfazioni e potrà dare grandi possibilità di crescita. Un ringraziamento particolare all’AIL Ancona-Macerata per il fondamentale contributo alla realizzazione di questo progetto».

«Molte delle nostre attività più preziose sono frutto della solidarietà –  ha detto  Michele Caporossi direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche –  e l'ematologia rappresenta una eccellenza, in continua crescita. Per questo abbiamo approvato il progetto definitivo della nuova sede con l'ampliamento del numero di posti che passerà da 12 a 20».

Il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Mauro Silvestrini ha ringraziato il Presidente di Ail Ancona-Macerata, professor Leoni «caposcuola di ematologia – ha dichiarato il Preside – che oggi continua a dare supporto alle attività della nostra Facoltà. Benvenuta alla dott.ssa Morsia che si è specializzata all’Università Politecnica delle Marche, si è fatta apprezzare all’estero e oggi è di nuovo parte integrante della nostra Facoltà».

«L’Ail nazionale è nata oltre 50 anni fa e con 82 sedi e 15mila volontari si occupa del benessere del paziente emopatico, supportandolo attraverso diverse azioni, tra queste la ricerca. Senza la ricerca – ha detto il prof. Pietro Leoni Presidente AIL Ancona–Macerata – non ci sarebbero miglioramenti per l’assistenza ai pazienti. L’AIL promuove e sostiene la ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma finanziando borse di studio, attività di ricerca e attrezzature».

La dottoressa Morsia ha ringraziato l’Ateneo e l’Ail «per avermi dato – ha detto – la possibilità di realizzare il mio sogno, diventare ricercatrice» e ha presentato il progetto dal titolo “Identificazione di fattori clinici e molecolari associati allo sviluppo di trombosi in pazienti affetti da neoplasie mieloproliferative”. Il progetto ha lo scopo di migliorare le conoscenze cliniche e molecolari sui meccanismi di formazione di trombosi nei pazienti con Neoplasie Mieloproliferative, che vengono seguiti presso la Clinica di Ematologia di Ancona.

La Clinica di Ematologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche ha un ruolo di leadership nell’ambito delle neoplasie mieloproliferative, con oltre 600 pazienti seguiti, di cui 58 casi diagnosticati solo nel 2021. I Disordini Mieloproliferativi Cronici sono neoplasie del sangue a lento sviluppo che, se correttamente diagnosticati, possono essere suscettibili di terapie efficaci e in alcuni casi curative.

Circa il 20% di questi pazienti va incontro a complicanze trombotiche, la cui genesi è correlata al disordine mieloproliferativo stesso, ma l’evento trombotico è generalmente difficile da prevedere, dal momento che non esistono attualmente marcatori certi di rischio trombotico in questo settore.
La Clinica di Ematologia di Ancona ha ormai da oltre 20 anni sviluppato una notevole casistica, anche nell’ambito delle complicanze trombotiche e pertanto l’ambizioso progetto di ricerca prevederà la messa a punto di modelli predittivi di rischio trombotico in questi pazienti, al fine di ridurre le possibili conseguenze acute e croniche di tali gravi complicanze.

Alla conferenza stampa ha partecipato, ringraziando i partecipanti presenti all’incontro, per le attività di ricerca svolte e in programma, anche Amalia Dusmet, mamma di Lorenzo Farinelli, presidente della Fondazione Lorenzo Farinelli onlus, costituita per portare avanti le volontà del giovane medico di Ancona.

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