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Formare i manager del domani: Conerobus capofila del progetto europeo

Presentato il progetto europeo Elpt: formazione di figure manageriali di alto profilo per le sfide del trasporto pubblico del futuro

ANCONA - Manager del domani capaci di rispondere a sfide fondamentali per il nostro futuro: dalla gestione delle risorse pubbliche per la transizione ecologica del parco mezzi per arrivare a una sostenibilità che guardi all’ambiente ma anche alle casse dell’azienda (laddove la voce carburanti è la seconda in bilancio), all’innovazione per arrivare a un servizio sempre più efficiente, tagliato sulla misura delle esigenze del pubblico e del territorio. Arriva alla sua fase sperimentale di ELPT (Export in Local Pubblic Transport), il progetto europeo che vede Conerobus Service come capofila, che è stato presentato ieri pomeriggio alla Sala Boxe della Mole Vanvitelliana alla presenza del presidente di Conerobus Muzio Papaveri, i docenti dell’Università Politecnica delle Marche, Silvio Cardinali ed Elena Gentilini. «Siamo di fronte a un cambiamento epocale del trasporto pubblico – ha detto il presidente Papaveri - pandemia e guerra hanno determinato, e continueranno a farlo, una serie di condizionamenti non solo nel sistema Paese ma anche in ambito europeo. Il nostro settore ha dovuto reagire con la massima sollecitudine alla rimodulazione dei servizi a fronte di una inevitabile compressione della domanda. Nelle Marche siamo di fronte alle sfide della bigliettazione elettronica, ci sono mezzi elettrici e a idrogeno in arrivo: bisogna saper gestire il cambiamento continuo, sono cambiati gli scenari e dobbiamo essere all’altezza». 

La Mobility Academy, nonostante le difficoltà di questi anni, è riuscita a proporre una serie di corsi di formazione come il Master in Bigliettazione elettronica (circa 60 partecipanti delle diverse aziende italiane) e il corso di formazione al quale hanno partecipato una ventina di manutentori per veicoli elettrici ed ibridi che così hanno ottenuto le qualifiche indispensabili per operare su questa tipologia di mezzi. Tornando a Elpt, il progetto anconetano ha un cuore europeo che ha avuto la capacità di coinvolgere istituzioni, mondo della ricerca e università di Italia, Spagna, Croazia, Slovenia e Cipro per formare questi profili professionali indispensabili per affrontare e vincere le sfide future della mobilità. Il progetto pilota, che sta per partire in Italia, Spagna e Croazia con circa 30 partecipanti. Studenti, disoccupati o lavoratori da riqualificare potranno trovare la loro strada verso l’occupazione nell’evoluzione del trasporto pubblico locale. «Con questo progetto abbiamo cercato di rispondere a una domanda di professionalità che le aziende non riescono a trovare nel mercato – ha spiegato Gentilini - Le rete della mobilità ha la necessità di rispondere alle innovazioni in campo ambientale e in campo tecnologico come servizi di trasporto on demand adatti alle molteplici esigenze del territorio e delle persone. Le Marche, ad esempio, hanno esigenze variegate e un’economia diversificata e bisogno che più attori chiamati a collaborare».

Al termine della presentazione è seguita una tavola rotonda dal tema “La mobilità europea del domani tra innovazione, sostenibilità e formazione” alla quale hanno preso parte i rappresentanti di alcune realtà coinvolte nel progetto: la presidente dell’Apt Gorizia, Caterina Belletti, il dg di Tiemme Siena, Piero Sassoli, Paride Gasparini, direttore d’esercizio di Ctm Cagliari, Mojca Cek della Camera di Commercio slovena e Maria Evgeniou del Center for Social Innovation of Cyprus.

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