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Acquacoltura, un bando regionale per formare manager d'impresa

Promuovere il capitale umano, favorendo la formazione e l’acquisizione di nuove competenze, nel settore dell’acquacoltura. E’ questa la principale finalità del nuovo bando emanato dal Servizio Economia Ittica

Promuovere il capitale umano, favorendo la formazione e l’acquisizione di nuove competenze, nel settore dell’acquacoltura. E’ questa la principale finalità del nuovo bando emanato dal Servizio Economia Ittica per favorire, attraverso una dotazione finanziaria di 250 mila euro dei fondi FEAMP 2014/2020, l’apprendimento permanente, la diffusione delle conoscenze, lo scambio di esperienze e il collegamento in rete nel settore dell’acquacoltura. «Si tratta di un intervento  innovativo e di alto profilo didattico-formativo – ha evidenziato l’assessore alle attività produttive, Mirco Carloni – che vogliamo realizzare perché crediamo che l’acquacoltura sia un settore in espansione e dove l’aggiornamento delle tecniche e l’alta formazione abbiano un peso specifico rilevante, sia per ciò che riguarda l’economia in senso stretto, sia in materia di sostenibilità ambientale. Siamo convinti che il capitale umano sia la più grande risorsa di un’azienda e che anche in questo ambito  l’acquisizione di competenze sempre più avanzate, faccia la differenza in termini di qualità del prodotto. Per questo non abbiamo pensato ad un semplice corso di formazione ma a finanziare master universitari di II livello».

L’azione formativa sarà condotta, infatti, incentivando l’istituzione di percorsi formativi di eccellenza, costituiti da Master universitari di secondo livello, che abbiano come obiettivo la formazione multidisciplinare di una figura professionale in grado di promuovere l’innovazione e di introdurre miglioramenti tecnici e gestionali nel settore dell’acquacoltura. Al termine del percorso formativo, i professionisti potranno collaborare con le imprese di acquacoltura, in posizioni manageriali o come consulenti esterni o potranno avviare in prima persona nuove imprese. In ogni caso, la formazione ricevuta consentirà loro di introdurre innovazioni tecnologiche e gestionali orientate ad una maggiore sostenibilità ambientale e a un incremento della redditività, nonché di cogliere efficacemente tutte le opportunità offerte dai fondi europei. Beneficiarie del contributo previsto dal bando che scade il 1° febbraio 2022, saranno le università legalmente riconosciute dallo Stato italiano aventi sede legale o operativa nella Regione Marche, singolarmente o in associazione con altri atenei o enti di ricerca pubblici o istituti di ricerca pubblici e istituti riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, imprese di acquacoltura. 

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