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Verdicchio e Rosso Conero, i vini dello Stocco: vincono Casaleta e La Calcinara

I premi vanno alle due aziende di Serra de' Conti e di Ancona. Verdicchio di Jesi menzionato anche per la qualità assoluta mentre il rosso va a un Colli Maceratesi doc

Verdicchio e Rosso Conero, i migliori vini da abbinare allo Stoccafisso all'Anconetana. Questo il verdetto della giuria della Selezione Vini 2016 come ufficializzato questa mattina durante il taglio del nastro di Ancona Capitale dello Stoccafisso, la manifestazione enogastronomica organizzata da Ordine Cultori della Cucina di Mare "Re Stocco" in collaborazione con Coldiretti Marche e Confartigianato Imprese Ancona e Pesaro Urbino e con il patrocinio di Regione Marche, Comune di Ancona, Camera di Commercio di Ancona, Istituto Marchigiano Tutela Vini e Accademia della Cucina Italiana, in programma fino a domenica 29 maggio in piazza Pertini. Vincono l'azienda Casaleta (Serra de' Conti) con il suo La Posta 2012, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore, e l'azienda La Calcinara (Candia di Ancona) con Il Cacciatore di Sogni 2014, Rosso Conero doc. Il pesce, dunque, può essere abbinato anche a un rosso, purché giovane. «Da un sondaggio effettuato tra estimatori dello Stoccafisso all'Anconetana - spiega Bernardo Marinelli, presidente dell'Ordine Cultori della Cucina di Mare "Re Stocco" - è emerso che il 50% preferisce un vino rosso in abbinamento. Per questo abbiamo deciso di aprire la Selezione». Menzioni, per qualità assoluta a prescindere dall'abbinamento, al Cantàro 2014, Verdicchio doc di Broccanera (Arcevia) e al Giacopetto 2012, un Colli Maceratesi rosso dell'azienda Capinera (Morrovalle).

Quattro campioni per dare il via alla tre giorni del gusto di piazza Pertini. "Madrina" dell'inaugurazione la vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini. «Sono molto contenta di partecipare a questo evento che valorizza e tutela lo stoccafisso, un piatto simbolo della tradizione culinaria marchigiana - ha detto la Casini - Particolarmente apprezzabile sono inoltre le idee di abbinare la manifestazione a iniziative legate ai nostri vini e di utilizzare nelle varie ricette dello stoccafisso ingredienti di qualità rigorosamente marchigiani. Una sinergia che permette di presentare al pubblico un paniere di prodotti tipici legati al territorio di indiscussa eccellenza di cui possiamo andare orgogliosi nel mondo. Non dobbiamo infatti mai dimenticare che l’enogastronomia, settore che sta vivendo un periodo particolarmente felice (i nostri dati dell’export lo dimostrano con una crescita complessiva nell’ultimo anno del 15%), insieme alla cultura e al turismo sono per le Marche un’opportunità di crescita irrinunciabile in grado di creare nuova impresa ed occupazione come dimostrano anche gli stand presenti alla fiera che propongono assolute novità come la porchetta di pesce spada o gli spiedini di cozze. Innovazione insomma, all’insegna delle nuove tendenze come lo street food d’autore, ma sempre con un occhio rivolto alle nostre radici e alle antiche ricette. Per questo motivo la Regione Marche sostiene e valorizza il settore soprattutto grazie alle misure del Piano di sviluppo rurale 2014-2020. Ci sono ben 538milioni di euro a disposizione e i primi bandi sono già aperti».

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