Uno Shakespeare inatteso nel divertente "Othello, l'h è muta" degli Oblivion
Sono gli Oblivion con Othello. L’h è muta, divertente spettacolo di teatro comico-musicale nel quale la classica vicenda shakespeariana prende pieghe del tutto inattese e dà vita a un progetto speciale con tanta musica e vocalità, a chiudere sabato 15 marzo il cartellone del Teatro Spontini di Maiolati realizzato nell’ambito della stagione promossa dalla Fondazione Pergolesi Spontini e dall’AMAT con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Maiolati Spontini e con il contributo di Banca Popolare di Ancona e Sogenus.
La storia che questi cinque formidabili attori e cantanti, diventati in poche stagioni beniamini del pubblico teatrale, seguiti da decine di migliaia di spettatori anche su Internet, è arricchita dagli equilibrismi canori e dai montaggi beffardi e impeccabili a cui gli Oblivion ci hanno abituati.
“2013. 200 anni dalla nascita di Giuseppe Verdi. 200 anni dalla nascita di Richard Wagner. 10 anni di Oblivion... Nel 1603 Shakespeare scrive Othello. Otello eÌ la prima opera di Verdi in cui si avverte chiaramente l'influsso di Wagner. Otello eÌ la prima parodia mai scritta dagli Oblivion”, si legge nelle note allo spettacolo.
“L’inevitabile, ahinoi, si eÌ compiuto... Un nuovo progetto speciale per gli Oblivion. Due secoli di critica musicale e teatrale – proseguono le note - condensati in una rivoluzionaria scoperta: la differenza tra l’Otello verdiano e quello shakespeariano? È l’H... E cosiÌ si compie il misfatto e il doppio bicentenario Verdi–Wagner viene comicamente profanato alla maniera degli Oblivion. Il Moro ritorna per l’ultima volta in scena amato e tradito dai cinque alfieri canterini. Un’orgia tra Wagner, Verdi e Shakespeare nella quale a Rossini spetta il ruolo di voyeur. Un pianista con un piano ben preciso accompagneraÌ gli Oblivion in un percorso shakespeariano alternativo. Da Otello a BalOtello in tutti i Mori, in tutti i Iaghi.
La classica vicenda shakespeariana prende pieghe del tutto inattese e capita che i nobili personaggi verdiani si dimentichino i testi di Arrigo Boito per usare quelli di Mogol o di Zucchero”.
Lo spettacolo è prodotto da Il Rossetti Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e BaGS Entertainment – Malguion s.r.l.. I testi sono di Davide Calabrese e Lorenzo Scuda. In scena gli Oblivion: Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli, al pianoforte Denis Biancucci.
Gli arrangiamenti musicali sono di Lorenzo Scuda, la consulenza registica è di Giorgio Gallione, le luci di Claudio Tappi e le scene di Paolo Giovanazzi.
Inizio spettacolo ore 21.
Per informazioni: biglietteria del Teatro G.B. Pergolesi 0731 206888.