Pulcinella al XV Festival Pergolesi Spontini con Commedia Ridicolosa
Le maschere, la Commedia dell’Arte, la musica di Pergolesi, un occhio a Goldoni, qualche nota canzone della vecchia Napoli, il tutto cucito da testi originali. E’ la “Commedia ridicolosa”, pastiche dalla Commedia dell’Arte a cura di Adria Mortari con rivisitazioni pergolesiane e musiche originali di Antonello Paliotti, in scena sabato 19 settembre alle ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi per il XV Festival Pergolesi Spontini.
Lo spettacolo in prosa e musica, firmato nella regia e nella drammaturgia da Adria Mortari, in scena nel ruuolo di Costanza insieme all’attore-cantante Rosario Sparno (Pulcinella), al soprano Claudia Calabrese (Vannella) e al basso Carlo Feola (Don Pietro e Zanni). A un’orchestra di chitarre, mandolini, colascione, violoncello, clarinetto e percussioni – il Sonora Chamber Ensemble - il direttore Antonello Paliotti affida un mix intrigante di melodie rapinose. La produzione è dell’associazione campana “Progetto Sonora Network & Performing Arts.
La trama prede il via da un pretesto, una prova de “Lo frate ‘nnamorato” di Giovanni Battista Pergolesi. Ma si capisce da subito che si tratta davvero di un pretesto per comporre e scomporre, inserire pezzi originali, rivedere e contaminare, rivisitare e smontare. Si parte da “Lo frate” - opera che ha segnato il debutto nella commedia per musica del compositore di Jesi, su libretto di Gennarantonio Federico – per dare vita ad un meltin’pot che accoglie le più belle musiche di scuola napoletana del XVIII secolo ma anche le canzoni della tradizione. Il tutto traghettato da un Pulcinella che diventa il simbolo dell’incursione, del gioco di incastri, il demiurgo del mosaico, colui che tiene le redini del guazzabuglio.
Lo spettacolo mette insieme recitativi e arie, dialoghi e poesie, musica e canzoni. L’originale pergolesiano è stato sezionato e ricucito insieme, come un vero abito di Arlecchino, da Antonello Paliotti, compositore e direttore – collaboratore per oltre un decennio di Roberto De Simone – che fa rivivere la composizione del XVIII secolo attraverso innesti contemporanei, recuperando la rivisitazione che del Pergolesi ha fatto Stravinskij, dando vita ad una vera ri-composizione, annullando prospettiva storica e dimenticando quasi la logica. A proposito delle musiche, Palliotti spiega: “Materiali sonori eterogenei (anche di mia composizione) si ritrovano ad essere suonati/cantati da voci/strumenti che non possono e non vogliono ignorare la (co)esistenza di Pergolesi, di Stravinskij, di Mingus o di Thelonious Monk, dei Beatles o di Roberto De Simone. Nell’ambito di questa mia personale ri-composizione ho volutamente ignorato ogni preconcetto filologico. Mi sono preoccupato soprattutto di divertire e divertirmi (anche nel senso latino di “divergere” o “ri-volgersi altrove”) in quella “persistenza della memoria” (Dalì) in cui le convenzioni sonore non sono altro che orologi molli”.
Le scene sono firmate da Gennaro Vallifuoco con un chiaro riferimento al teatro popolare e con l’uso di materiali semplici quali tela e legno, per un chiaro riferimento al canovaccio, copione non copione, testo non testo.
Dopo lo spettacolo, alle Sale Pergolesiane, degustazione di prodotti eno-gastronomici del territorio a cura di Food Brand Marche.
Biglietti da 8 a 20 euro.
Il XV FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI a cura della Fondazione Pergolesi Spontini, chiude domenica 20 settembre con un grande evento musicale: alle ore 21 al Palasport E. Triccoli, il concerto Passione Live, da Viviani a Pino Daniele un passato che diventa futuro con Almamegretta & Raiz, James Senese & Napoli Centrale, Pietra Montecorvino, Gennaro Cosmo Parlato, Monica Pinto & Spakkaneapolis, M’barka Ben Taleb, e la guest star Eugenio Bennato.