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Raffaello e Colocci: bellezza e scienza si uniscono in mostra ai musei civici

Una mostra celebra il legame tra il grande umanista e l'artista urbinate. Spazio anche alla multimedialità senza dimenticare i grandi prestiti come quello dell'Arianna addormentata degli Uffizi

A Jesi, presso i Musei Civici di Palazzo Pianetti, si terrà dal 20 marzo al 30 settembre 2021 la mostra Raffaello e Angelo Colocci. Bellezza e scienza nella costruzione del mito della Roma antica. L’esposizione vuole esplorare le connessioni tra Raffaello e l’umanista jesino Angelo Colocci, punto di riferimento a Roma per artisti, antiquari e poeti, attraverso documenti originali e l’uso di tecnologie digitali innovative che permetteranno ricostruzioni dei capolavori raffaelleschi. «La mostra - spiega la direttrice dei musei Romina Quarquioni - comprende anche dei prestiti da importanti musei nazionali. L'idea di fondo è realizzare un progetto che faccia respirare al visitatore quell'ambiente culturale che si respirava nel Cinquecento. Ad esempio, tra i tanti prestiti, avremo esposta l'Arianna addormentata, una statua di properità del museo archeologico di Firenze che si trova agli Uffizi. Si tratta di un'opera d'arte che era presente all’interno degli Horti Colocciani, una sorta di museo all’aperto dove si riunivano gli intellettuali e dove gli artisti andavano per ispirarsi. O, ancora, è confermato il prestito dal museo archeologico di Napoli del Menologium Rusticum Colotianum, scoperto proprio da Angelo Colocci e risalente al I secolo dopo Cristo». Saranno riprodotti virtualmente gli affreschi della Stanza della Segnatura e la celeberrima "Scuola di Atene", in cui Raffaello rappresenta nelle vesti dei sapienti antichi le più grandi personalità del Rinascimento, da Platone che assume le sembianze di Leonardo, ad Aristotele raffigurato come Bastiano da Sangallo, fino ad Eraclito con i tratti di Michelangelo. 

La mostra sarà molto grande e variegata e, per l'occasione, saranno aperti a palazzo Pianetti dei nuovi ambienti al piano terra: «Realizzeremo - prosegue la direttrice - degli spazi espositivi totalmente nuovi, dove sarà inserita anche la parte multimediale, mentre, al primo piano, ci saranno le altre opere in prestito. Stiamo pensando anche alla realizzazione di contenuti multimediali da veicolare online, affinché il legame tra Colocci e Raffaello sia fruibile anche da dietro uno schermo». Certo resta sempre l'incognita pandemia che quest'anno ha reso difficile se non impossibile il lavoro di moltissimi operatori culturali ed enti museali: «Ci auguriamo - conlude la Quarquioni - che dal 15 gennaio tutti i musei possano riaprire. Come abbiamo fatto quest'estate, faremo accedere alla mostra gruppi da dieci persone, facendo sempre rispettare tutte le normative anti contagio». Sul costo del biglietto ancora non si hanno prezzi definiti e bisognerà attendere, ma gli organizzatori fanno sapere che, con l'acquisto del biglietto alla mostra di Raffaello e Colocci, si potranno visitare tutti e tre i musei civici della cittadina. 

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