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Martedì, 23 Aprile 2024
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Statua “Violata”: salgono a 670 le firme per rimuoverla. Si pronuncia anche Free Woman

L'associazione per la difesa delle donne: "Triste che una iniziativa nata certo con le migliori intenzioni abbia dato origine a polemiche così aspre. Questo accade quando mancano consultazione e partecipazione"

Salgono a 670 le firme a sostegno di una petizione per chiedere di rimuovere dal centro di Ancona la statua "Violata" dello scultore Floriano Ippoliti, dedicata alle donne vittime di violenze.

Nessuna valutazione artistica ne' censura, secondo le promotrici, ma la scultura - che andrebbe collocata in un museo - "finanziata anche con fondi pubblici regionali, risulta di evidente inefficacia nel trasmettere il messaggio di denuncia e lotta alla violenza contro le donne".

FREE WOMAN ONLUS. “L’associazione Free Woman, impegnata da più di dieci anni nella prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili tra le persone che si prostituiscono e nell’aiuto a chi si sottrae allo sfruttamento sessuale e la Coop. Sociale La gemma che da 13 anni si occupa delle donne vittime di violenza e dei loro figli minori, ritengono opportuno intervenire nel dibattito pubblico seguito alla messa in opera della “Violata” di Floriano Ippoliti.
È triste che una iniziativa nata certo con le migliori intenzioni abbia dato origine a polemiche così aspre: il tema della violenza alle donne dovrebbe unire e non dividere. Crediamo che la Commissione Regionale per le Pari Opportunità volesse fare del proprio meglio per contribuire ad una maggiore sensibilizzazione su questo aspetto orrendo del rapporto tra uomini e donne. Va riconosciuto il coraggio di prendere una iniziativa in tal senso.
Il risultato è, purtroppo, ben altro da quello che evidentemente ci si attendeva e possiamo immaginare lo sconcerto e il dispiacere tra i promotori.  
Ma tutto questo accade perché è mancata quella fase di consultazione e partecipazione che avrebbe dovuto coinvolgere sia chi si occupa di cultura e arte visiva, sia chi opera nel sociale e ha ormai le idee ben chiare sui rischi che si corrono a promuovere messaggi stereotipati, per quanto benintenzionati essi siano.
Partendo da una concezione vecchia dell'intervento di arte pubblica, quella del monumento, l'esito non poteva che essere questo.  Ci chiediamo che senso abbia questa operazione, cosa aggiunga alla sensibilità collettiva. A noi quella statua, se l'intenzione è quella di sensibilizzare su un tema così delicato, sembra inutile se non dannosa. “

LUNAMARGHERITA. Qualche giorno fa invece la performance di Lunamargherita, la designer che ha coperto la statua con un accappatoio bianco per ricordare le violenze nei confronti delle donne.

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