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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Le Marche ripartono con l’innovazione: le imprese eccellenti tornano all’export

Penultima giornata di "Panorama d'Italia" ad Ancona all'insegna dell'economia e del sentimento. Dalla Camera di commercio segnali positivi per l'industria. Padre Fortunato e Federico Moccia parlano di spiritualità e di sentimenti

Le Marche, seconda regione manifatturiera d’Italia per numero di insediamenti industriali, “ce la possono fare”. A suon di innovazione – gli inventori della regione hanno brevettato oltre 1000 idee, lo scorso anno - di start-up e a colpi di “eccellenze” imprenditoriali. Se ne è parlato venerdì ad Ancona, nel corso di un seminario economico organizzata dalla Camera di commercio, in partnership con “Panorama d’Italia”, per la dodicesima “Giornata dell’economia”, presso la Loggia dei mercanti.

L’analisi del presidente della Camera Rodolfo Giampieri, innescata dall’introduzione del sindaco Valeria Mancinelli e supportata poi dal Rapporto 2013 elaborato dall’Università Politecnica e presentato dal pro-rettore Gian Luca Gregori, prende le mosse da un dato positivo: la produzione industriale delle Marche è tornata a crescere nel primo trimestre del 2014, sia pure soltanto dello 0,9%, dopo otto trimestri negativi consecutivi, e si prevede che concluda l’anno in corso con un incremento dell’1,1%. Il settore che avanza le previsioni più rosee è quello della meccanica. Significativa, in particolare, la ripresa dell’export, che negli ultimi due trimestri è riuscita a salire più della media nazionale.

A seguire, sono sfilate sul palco della Loggia alcune “eccellenze” imprenditoriali marchigiane, stimolate dal direttore di Panorama Giorgio Mulè a raccontare la storia del loro successo: “Nel mercato di oggi è fondamentale essere sempre attenti ai segnali che arrivano dall’esterno per impostare al meglio i propri piani per il futuro”, ha detto Luciano Bregola, ISA Cantieri Navali. “Realizzando yacht di lusso, superiori ai 30-40 metri di lunghezza, noi abbiamo ad esempio vissuto la crisi in anticipo, accorgendoci che qualcosa stava cambiando prima ancora che esplodesse”.

Per Alberto Rossi, presidente di Adria Ferries, “in diversi ambiti, a partire ovviamente da quello alimentare, il prodotto marchigiano è perfetto per essere venduto in Nord America, ma l’Adriatico per questa rotta parte di per sé con un handicap. Ecco allora insorgere la necessità di realizzare servizi shuttle dai nostri porti a quelli internazionali”. Doriano Marchetti, presidente dell’azienda enologica Terre Cortesi Moncaro: “Per riuscire a emergere, noi abbiamo sempre avuto un impegno importante sulla qualità del prodotto, risultando anche pionieri nella produzione di vini a basso impatto ambientale e di coltivazione biologica, senza solfiti aggiunti”. All’incontro ha preso parte anche Beatrice Tagliatesta, della direzione marketing e commerciale di Padiglione Italia-Expo 2015, che – da marchigiana – ha sottolineato “la nostra missione come Padiglione, condivisa con le diverse Regioni italiane, che è mostrare chi siamo ed esserne orgogliosi, rappresentando la tipicità che ci caratterizza in campo alimentare e proiettando anche nel futuro quell’immagine di qualità che viene dal nostro passato”.

All’ora di pranzo, al ristorante Il Passetto, uno “show-cooking” di Antonio Ciotola ha dato un saggio di grande cucina e, insieme, di grande umanità. Lo chef otto anni fa è diventato cieco per un petardo di Capodanno esploso troppo vicino ai suoi occhi, ma non ha perso la voglia di continuare a vivere e lavorare. Al Passetto, per Panorama d’Italia, Ciotola, che usa esclusivamente prodotti a chilometro zero, ha cucinato “in diretta” un filetto di scottona che è stato poi servito e gustato.

Ma il venerdì di Panorama d’Italia aveva ancora molto altro in serbo per i suoi ospiti: un viaggio spirituale nel cuore del francescanesimo, con il direttore di Panorama Giorgio Mulè, al teatro delle Muse di Ancona, che ha conversato con padre Enzo Fortunato, autore del libro “Vado da Francesco” (Mondadori), dedicato appunto alle testimonianze dei pellegrini giunti fino ad Assisi. E poi, ancora, una chiusura sentimentale, con Federico Moccia, il “vate” dell’amore dei ventenni: «Quando ho letto sul ponte di Corso Francia a Roma “Katya c’hai il culo più bello d’Europa” ho capito che eravamo tornati alla normalità dopo gli anni del terrorismo», ha detto, intervistato da Emanuela Fiorentino davanti a un pubblico... anagraficamente intonato all’evento.

Infine, in serata, alla Boutique Gisa, la “Flair night”, musica e drink in un ambiente rilassato, e in Piazza Roma, attorno al Dome, il Dj Set con Gerry Pulci.

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