Polveriera, una "tre giorni" da non perdere tra mostre e incontri
Una nuova mostra temporanea alla Polveriera si inaugura giovedì 29 alle 17,30. Sabato conferenza sulle mine e domenica incontro con Massimo Coltrinari sui caduti dorici con al centro la vicenda di uno di questi, Camillo Milesi Ferretti.
Chi erano i garibaldini delle Argonne? La risposta giovedì 29 alle 17,30 quando si inaugurerà alla Polveriera la mostra Camicie rosse nella Grande guerra, visibile fino all’8 novembre (al posto della mostra su Palermo Giangiacomi).
La mostra – e la relativa conferenza di inaugurazione – sono dedicate alla Legione garibaldina, formata da volontari repubblicani e irredentisti che si immolarono nelle trincee delle Argonne ancor prima che l’Italia entrasse in guerra a fianco dei francesi. Tra i volontari c’era anche l’anconetano Lamberto Duranti, il primo giornalista italiano a morire nella Grande guerra. Questa storia affascinante ci sarà raccontata attraverso i diciassette pannelli della mostra documentaria e fotografica provenienti dalle collezioni dell’Ass. veterani e reduci garibaldini, e nelle parole dei relatori, il professor Gilberto Piccini, (deputazione storia patria delle Marche), e Annita Garibaldi Jallet, pronipote dell’eroe dei due mondi. La mostra resterà aperta fino all’8 novembre negli orari di visita della Polveriera, il sabato pomeriggio e la domenica mattina e pomeriggio, e comunque durante gli orari degli eventi. Le scolaresche possono effettuare visite guidate fuori orario telefonando ai numeri 347.9703721 o 349.7940190.
Sabato 31 ottobre alle 18 riflettori puntati su uno dei peggiori flagelli del Novecento, la mina. Mine antiuomo e cluster bombs, ultimo flagello delle guerre moderne è il titolo dell’incontro con il collezionista Giuliano Evangelisti, che presenterà esemplari dalla sua collezione, il generale Massimo Coltrinari e l’artificiere maresciallo Gesualdo Telloni. L’incontro prevede un’analisi storica di questa arma dalla prima guerra mondiale ad oggi, da Pietro Micca fino all’utilizzo odierno; l’evoluzione nel corso del Novecento, e le esperienze personali nei confronti di questo tipo di arma ricavate durante la recente guerra nei Balcani; infine le misure per limitare gli effetti di queste armi terribili.
Domenica 1° novembre alle 18 è invece in programma la conferenza del generale Massimo Coltrinari e dell’Accademia di oplologia e militaria su Camillo Milesi Ferretti e i primi caduti marchigiani. Al centro dell’incontro i momenti della entrata in guerra dell’Italia, gli errori strategici commessi e una figura simbolo, il capitano anconetano Camillo Milesi Ferretti. Si descriverà la sua azione, inserita in quella, strategia della 4a Armata, del I e del IX Corpo d’Armata, la presa incruenta della conca di Cortina, fino all’azione sopra Fiammes, a Podestagno il 15 agosto 1915, quell’azione che è paradigmatica della nostra situazione militare, primissimo esempio concreto del cosiddetto “stallo tattico” che sarà in essere fino al novembre 1917.
Aperte sabato pomeriggio e domenica mattino e pomeriggio la mostra permanente “Ancona nella Grande guerra”, e quella temporanea dedicata a I Garibaldini delle Argonne.