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Il Comune apre Santa Palazia, e chiede ai cittadini foto e documenti della guerra

Foto, documenti, corrispondenza, carteggi, cartoline, con particolare riferimento alla fase dei bombardamenti (16 ottobre 1943-18 luglio 1944). Il materiale sarà fotocopiato e prontamente restituito

Dopo settanta anni il 2 e 3 novembre il Comune e la Soprintendenza ai beni archeologici apriranno al pubblico il cosiddetto ex rifugio delle carceri di Santa Palazia dove, nel corso di un bombardamento il 1° novembre del 1943, morirono centinaia di persone, in massima parte nostri concittadini. All’interno del tunnel saranno sistemate per la prima volta alcune immagini relative a quei terribili anni di guerra.
Nell’ambito delle iniziative che si stanno organizzando per rievocare degnamente il settantesimo anniversario dell’avvio della campagna di bombardamenti su Ancona, il Comune organizzerà una mostra – anche su web – e per questo lancia un appello a tutti gli anconetani affinchè collaborino a raccogliere immagini, filmati e documenti (comprese lettere), tratti da album di famiglia e archivi personali relativi al periodo 1940-1944, ossia dall’ingresso in guerra alla liberazione.

“La mostra sarà contemporaneamente una testimonianza della storia pubblica e privata di quei terribili anni – scrive Palazzo del Popolo – tanto da mettere in un posto d’onore le foto di parenti e congiunti che sono rimasti vittima dei bombardamenti (queste immagini potranno essere collocate all’interno dello stesso ex rifugio di via Birarelli).
Non solo immagini: si chiede anche di mettere a disposizione materiale cartaceo relativo allo stesso conflitto: documenti, corrispondenza, carteggi, cartoline (se significative dal punto di vista storico), con particolare riferimento alla fase dei bombardamenti (16 ottobre 1943-18 luglio 1944).  Il materiale sarà fotocopiato e prontamente restituito.     
Si pregano quindi i cittadini di cedere copia di alcune delle foto più significative da un punto di vista storico in loro possesso.
Nel dettaglio, ogni autore conserverà la proprietà delle foto e dei documenti inviati, pur cedendo gratuitamente i diritti d’uso illimitato al Comune di Ancona.
Se disponibili in formato digitale le immagini possono essere inviate alla casella di posta elettronica turismo@comune.ancona.it (formato jpg 10 x 15 cm @300 dpi). Altrimenti i filmati (su cd/dvd) e immagini (cartacee o su cd/dvd) possono essere portate a mano nella sede comunale di via Fanti 9 (Palazzo Camerata, il lunedì mattina, 8.30-14 e il giovedì pomeriggio, 15-18, presso gli uffici di Lucia Galati, Chiara Russo e Ferruccio Fortunati (per informazioni: 071.2223125-5001-5067-5068).
Se possibile sarà opportuno indicare a margine delle immagini anche elementi cronologici e di luogo.

Quali sono i soggetti richiesti per il materiale iconografico? Foto e documenti relativi agli anni della guerra, specialmente alle vittime del conflitto e dei bombardamenti oppure di interesse storico per la comunità, non escludendo comunque ritratti familiari.
Più nel dettaglio:
1) Foto e filmati d’epoca di monumenti specialmente se scomparsi;
2) Foto e filmati di manifestazioni e spettacoli;
3) Foto e filmati relative a eventi di portata storica (esempio: i bombardamenti, la liberazione, l’occupazione tedesca;
4) Immagini relativi a storia minuta e sociale (es.: l’inaugurazione di un esercizio commerciale, la coda dal fornaio ecc.).
5) Immagini familiari se significative da un punto di vista storico (foto in divisa, di gruppo o scolastiche).”

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