Lirica: al Pergolesi anteprima di "Suite Italienne" e "Lesbina e Milo"
Appuntamento di gala al Teatro Pergolesi di Jesi, giovedì 15 ottobre alle ore 16,00 per tanti studenti della provincia di Ancona in occasione dell’anteprima giovani del dittico “Suite Italienne” e “Lesbina e Milo”, che sabato 17 ottobre ore 20,30 e domenica 18 ore 16,00 inaugurerà la 53esima Stagione Lirica di Tradizione. Rispettando tutte le regole anti-contagio e in piena sicurezza, gli studenti delle superiori e delle università per adulti che partecipano al progetto di educazione all’ascolto “Musicadentro 2020” potranno assistere a due prime esecuzioni.
In occasione dei 100 anni dalla prima rappresentazione del balletto “Pulcinella” di Igor Stravinskij, balletto costruito su arie del ‘700 napoletano, tra cui alcune di Pergolesi, il Teatro Pergolesi propone ad inizio di serata una nuova coreografia, per due danzatori, un viaggio dal tocco fiabesco che svela la figura enigmatica di Pulcinella: stupido e furbo, demone e angelo, saggio e sciocco. A danzare sulle note della celebre musica di “Suite Italienne” per violoncello e pianoforte di Igor Stravinskij del 1932, sono gli stessi coreografi Sasha Riva e Simone Repele: formatisi entrambi all’Accademia del Balletto di Amburgo, i due danzatori hanno fatto parte del Balletto di Ginevra e sono regolarmente ospiti di gala e festival internazionali dove interpretano creazioni loro e di altri autori. Di primo piano e pluripremiati i musicisti, con il violoncellista Riccardo Pes e il pianista Andrea Boscutti. Una curiosità: i costumi sono firmati di Anna Biagiotti, ma quello di Pulcinella porta la firma nientemeno che di Pablo Picasso che disegnò scene e costumi per il balletto “Pulcinella” di Léonide Massine su musica di Stravinskij per i Ballets Russes di Serghei Diaghilev (1920). Co-produzione con Daniele Cipriani Entertainment.
La seconda parte della serata vede la prima esecuzione in epoca moderna di “Lesbina e Milo” del compositore napoletano Giuseppe Vignola (1662-1712). Una serie di scene comiche, composte agli inizi del ‘700, originariamente inserite nell’opera “La fede tradita e vendicata” di Francesco Gasparini. Una partitura, quella di Vignola, che rappresenta un esempio interessante di quella che diverrà poi la forma dell’Intermezzo buffo, di cui “La Serva Padrona” di Pergolesi sarà esempio mirabile. Nella rappresentazione del cartellone lirico jesino, le scene comiche di “Lesbina e Milo” non sono proposte al pubblico nell’originale contesto del dramma serio, ma tra le pieghe di musica di autori di scuola napoletana, i Concerti per Violoncello, archi e basso continuo di Nicola Fiorenza e Nicola Antonio Porpora.