La notte di stefano a Santa Maria della piazza
Nella tradizione Anconitana il giorno del ritrovamento del corpo di Santo Stefano è storicamente occasione di preghiera e di festa per la comunità.
Il legame tra la città Dorica e Stefano è descritto da Sant'Agostino, nel Discorso 322, dove, riportando le parole di un pellegrino, che sarà poi guarito ad Ippona, dice : "Ma, per tacere degli altri celebratissimi luoghi di santi, nel mio pellegrinare raggiunsi pure Ancona, città dell'Italia, dove il Signore opera molti miracoli per l'in-tercessione del gloriosissimo martire Stefano".
Nella "Storia di Ancona dalla sua fondazione all'anno 1532" di Agostino Peruzzi si legge che le parole del santo dottore (Agostino) si "leggono nell'uffizio che, per decreto della Sacra Congregazione de' riti, la Chiesa Anconitana celebra nel giorno festivo dell'invenzione del corpo del santo protomartire".
I Templari Cattolici d'Italia hanno voluto riscoprire questa tradizione cittadina proponendo alla comunità un momento di preghiera in memoria di Santo Stefano e di tutti i Martiri Cristiani con recita del Santo Rosario e successiva Celebrazione Eucaristica. Per l'intera giornata viene esposta la reliquia del Santo custodita dalla Confraternita del Santissimo Sacramento e Croce di Senigallia (AN).