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Ripascimenti: alla Casa delle Culture l’incontro “Basta ‘Acqua Sporca’”

Milioni sono stati spesi per interventi di ripascimento sulle coste del Conero, ma un gruppo di ricerca sostiene che dagli anni cinquanta in poi buona parte delle spiagge sono in condizioni di “sostanziale stabilità”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

"Ricordiamo ai cittadini di non mancare all'incontro pubblico che abbiamo  organizzato per domenica 23 marzo alle 17 e 15 alla casa delle Culture di via  Vallemiano, in Ancona.

Giorgio Petetti, maestro dalle riconosciute competenze di storico e naturalista, ci porterà a riflettere su alcuni fatti che dovrebbero attrarre la nostra attenzione e spingerci a prendere una posizione.

Negli ultimi anni lungo la costa del Conero sono stati spesi milioni di euro di soldi pubblici per interventi di ripascimento delle spiagge, motivati dalla  necessità di contrastare una presunta erosione.

Il Gruppo Nazionale per la Ricerca sull’Ambiente Costiero, diretto da Enzo Pranzini, considerato il massimo esperto italiano sulla dinamica costiera, ha sostenuto invece in un lavoro del 2006 che dagli anni cinquanta del novecento in poi buona parte delle spiagge del Conero sarebbero in condizioni di “sostanziale stabilità”.

Insieme al Geologo Andrea Dignani abbiamo quindi raccolto dei dati sull’evoluzione delle spiagge di Portonovo e li abbiamo interpretati. Come ci spiegherà il Geologo presentandoli, essi sembrano confermare chiaramente la sostanziale stabilità delle spiagge affermata dai ricercatori del Gruppo Nazionale.

In un breve video cercheremo quindi di illustrare alcuni aspetti fondamentali della dinamica costiera caratteristica delle nostre spiagge che a nostro parere ogni cittadino residente lungo la costa del Conero dovrebbe conoscere e far conoscere, per evitare che vengano ancora buttati via soldi pubblici.

La biologa marina Cecilia Totti, ricercatrice dell’Università Politecnica delle Marche, ci parlerà poi dell’alga tossica Ostreopsis Ovata e delle relazioni di questa con la presenza di scogliere artificiali, moli e pennelli.

Purtroppo l’emotività che viene a seguire gli effetti delle mareggiate porta spesso l’opinione pubblica a farsi involontaria complice di una richiesta di interventi del tutto ingiustificati, che vengono a costare denaro pubblico e possono causare anche effetti dannosi sugli ecosistemi."

Comitato Mare Libero

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