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Martedì, 23 Aprile 2024
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“La musica che gira in testa”: incontri (e concerti) su “Cervello & Musica"

La XIV edizione del ciclo ideato e organizzato dal professor Fiorenzo Conti affronta uno dei temi più difficili e affascinanti. Primo incontro, col professor Andrea Frova giovedì 21 marzo alle 18 in Aula del Rettorato

"Proprio quando l’anima e la mente si lasciano prendere più liberamente dalla malia della musica, sia essa rappresentata da una Fuga di Bach o da un Quartetto di Beethoven, da una ouverture di Rossini, come da un vecchio, eterno successo dei Beatles, è naturale, istintivo, chiedersi cosa scatta nel nostro cervello al punto che dimentichiamo tutto il resto, ci libriamo in altri territori, felici, riconquistiamo fiducia in noi stessi e nel mondo. Cos’è, ad ascoltare musica, che ci rende per pochi momenti simili agli dei?" Era tempo che il magnifico ciclo “Incontri di Scienza & Filosofia” ideato quindici anni fa dal professor Fiorenzo Conti con il professor Franco Angeleri, toccasse il tema forse più complesso e di sicuro fascino: “Cervello & Musica”.

    La XIV edizione si avvale della collaborazione degli Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona, ed è con il loro direttore artistico Guido Barbieri che il professor Conti ha congegnato la scaletta degli incontri 2013, in cui si indagherà sulla natura della musica e la sua universalità, le sue relazioni con le emozioni e il linguaggio, le sue basi biologiche. Pur essendo la musica una delle arti più antiche, lo studio dei rapporti tra essa e il cervello che la idea e la recepisce è relativamente recente: grazie al progresso esponenziale delle ricerche neurologiche, il XX secolo ha definito i confini dello studio neuro-scientifico della musica, perfezionando strumenti che permettono di affrontare difficili questioni, come la natura della musica, e l’istintiva attitudine musicale dell’umanità.

    A partire dal 21 marzo, nell’Aula del Rettorato come di consueto, sempre alle 18, incontreremo autentici “virtuosi” della ricerca neurologica e musicale.

Giovedì 21 marzo si comincia con “Scienza e musica attraverso i secoli”: a fare il punto su questa delicata relazione è stato invitato il professor Andrea Frova, docente di Fisica Generale e di Acustica Musicale all’Università La Sapienza di Roma. Alla “Fisica della Musica” ha dedicato un bel libro nel 1999 e, oltre a centocinquanta articoli sul rapporto tra fisica e musica, ha pubblicato “Armonia celeste e dodecafonia”. Collabora, per ricerche, conferenze e conversazioni, con solisti e gruppi dei più diversi generi musicali.

    A “Cervello, musica e linguaggio” sarà dedicato il secondo incontro, fissato per giovedì 4 aprile con Giuliano Avanzini. Specializzato in Clinica delle Malattie nervose e mentali, è primario emerito dell’Istituto Neurologico di Carlo Besta a Milano. Ha condotto studi sull’epilessia e i suoi meccanismi generatori.

    Il terzo appuntamento, quello dell’11 aprile, grazie alla collaborazione con gli Amici della Musica di Ancona, combina riflessione a esecuzione. Nel pomeriggio Enzo Restagno, docente di Storia della Musica e critico musicale, nonché organizzatore di eventi musicali e creatore del MiTo, il festival internazionale della Musica che si svolge tra Torino e Milano, grandiosa rassegna di antropologia culturale della musica, parlerà di “Maurice Ravel e La musique dans la tète”, con la partecipazione della compositrice Lucia Ronchetti. La sera stessa, al teatro Sperimentale alle 21, l’incontro prosegue e si completa con il concerto in cartellone 2012-2013 eseguito da Francesco Dillon al violoncello ed Emanuele Torquati al piano, su musiche di Schumann e Šostakovič, e, per festeggiare il cinquantesimo compleanno di Lucia Ronchetti, col suo “Ravel Unravel. Action concert piece dal Concerto per la mano sinistra di Maurice Ravel”, su testo di Eugene Ostashevsky, drammaturgia di Lucia Ronchetti e Guido Barbieri. In prima esecuzione assoluta.

    Infine, il 23 aprile, la studiosa canadese Isabelle Peretz, neuropsicologa cognitiva dell’Università di Montreal e studiosa dei processi mentali inerenti alla composizione e alla fruizione della musica, nonché ai suoi effetti sul cervello, tratterà “The origins of music: from behavior, to brain and genes”.

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