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Festival Ti Ci Porto, la professoressa Berardi parla di fare rete e ricerca

Affrontato il tema della condivisione e dell’integrazione delle conoscenze e delle attività tra professioni, istituzioni e associazioni nel campo della ricerca. #facciamoreteinsieme sarà il titolo dell’incontro

Creare e valorizzare una rete di esperienze, capacità e professionalità facendone una chiave di sviluppo del territorio marchigiano. Se poi questa crescita investe la ricerca scientifica ed in particolare quella medica e prevede un motore al femminile, allora il progetto diventa ancora più sentito e suggestivo: domenica 15 luglio il Festival Ti CI Porto, ore 21.30, ospita al Molo Rizzo, nell’ambito della rassegna di divulgazione scientifica il Cannocchiale, realizzata in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, la professoressa Rossana Berardi, Direttore della Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di AnconaUniversità Politecnica delle Marche, tra le fondatrici di Woman for Oncology Italy, spin off dell’omologa Esmo (European Society for Medical Oncology), associazione a sostegno delle donne oncologhe italiane, alle quali offrire nuove opportunità di formazione e di Marcangola, associazioni di volontariato che operano in ambito oncologico marchigiano.

L’intervento di Berardi, dal titolo indicativo #facciamo rete insieme, racchiude perfettamente il senso di un procedere condiviso “che non può rinunciare – spiega la stessa professoressa - ad una sorta di santa e necessaria alleanza tra i professionisti, chiamati in prima linea sul fronte della ricerca, le istituzioni e le associazioni per un percorso che riconosce come proprio obiettivo la tutela e la crescita complessiva della collettività”. Rossana Berardi è una prova concreta di questo principio che esalta l’unione delle forze e la reciprocità delle competenze: recentemente, ad esempio, grazie anche alla sua perseveranza, la Clinica oncologica degli Ospedali Riuniti delle Marche – Università Politecnica delle Marche, prima realtà in Italia in questo percorso, ha creato, nell’ambito del più generale “progetto accoglienza”, anche un front office dedicato alla corretta informazione, con particolare riferimento alla lotta contro le fake news, esperienza resa possibile appunto da una profonda comunione di intenti e di azioni tra professionisti, dirigenza medica, associazioni e istituzioni universitarie. Non solo, Berardi è anche tra le promotrici di woman fo Oncology Italy, realtà che, a livello nazionale, fa della messa in comune delle risorse di cui dispone ciascuna delle professioniste, un principio identitario irrinunciabile ed è proprio con questa convinzione che l’associazione, di cui Berardi, oltre ad essere fondatrice, è anche vice presidente, ha avuto accesso a Montecitorio, nei mesi scorsi, per organizzare l’evento nazionale “Donne che curano”, finalizzato a creare un fronte più avanzato nella collaborazione tra medicina, politica e giornalismo, capace di rappresentare una barriera contro il deleterio fenomeno della disinformazione in campo medico, con particolare riferimento a quello oncologico. Argomento, questo, per il quale è stata invitata anche nel contenitore di Rai 1 Uno Mattina. 

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