Il porto antico nel cuore, a un anno dalla riapertura più di 7mila presenze alla festa
La giornata è partita alle 10:00 con appuntamento al Molo Rizzo, per il rilascio di due tartarughe. La serata e la notte è proseguita sulle note di Luca Barbarossa e dell'Orchestra popolare italiana
Uscita in mare per la liberazione di due tartarughe, sport e giochi per bambini, cena a base di pesce dell’Adriatico e il clou della serata con il concerto di Luca Barbarossa insieme ad Ambrogio Sparagna e l'Orchestra popolare italiana. Festeggia così il suo primo compleanno il porto antico di Ancona, cuore della città ritrovato lo scorso 31 luglio 2015 e celebrato ieri (domenica 31 luglio). I numeri? Più di 7mila presenze, da un minimo di 6mila e un picco massimo serale di 8mila. La giornata è partita alle 10:00 con appuntamento al Molo Rizzo, nella cornice della tensostruttura di “Ti Ci Porto”, per il rilascio di due tartarughe (GUARDA IL VIDEO). Nome dell’evento era Wave (Onda), scelto dopo l'iniziativa social lanciata sulla pagina Facebook Porto Antico-Ancona. I due animali marini sono stati posizionati in due casse protettiva e caricate a bordo di una barca a vela e un gommone della Capitaneria di Porto. Sotto la scorta delle vedette della Guardia Costiera (supportate dai volontari della Croce Rossa di Ancona) e della Marina Militare, in tanti hanno partecipato per assistere allo spettacolo di due creature che tornano a vivere nel proprio habitat naturale. Dopo aver raggiunto il largo, a diverse miglia dal porto, l’ingresso in acqua della tartarughe è stato accolto dagli applausi dei presenti. Poi, dopo le ore più calde, è partita la vera e propria festa con l'arrivo di migliaia di persone.
«Un primo bilancio ci dice che la gente ha accettato con entusiasmo questa apertura - Ha detto il Presidente dell'Autorità Portuale Rodolfo Giampieri - Abbiamo colpito nel cuore con il porto, di cui Ancona sentiva di doversi riappropriare. Siamo anche contenti della presenza di tanti giovani che frequentano questo posto, a riprova che nel dna di tutti noi c’è il porto, ma soprattutto il mare del porto. Questo è un porto che sta capitalizzando la sua importanza e credo che Ancona e le Marche possano puntare sul porto come elemento di sviluppo economico, trovando nuovi assetti di sviluppo. E’ importante anche la sicurezza per cui ringraziamo le forze ordine che, senza militarizzare, ci fanno stare tranquilli. Ma non dobbiamo chiuderci». La stessa sicurezza garantita ieri da Polizia e Carabinieri. Le forze dell’ordine hanno presidiato l’area portuale, controllato i passanti e bonificato il palco dove, intorno alle 20:00, si sono cimentati i vari artisti musicali davanti ad un’area dell’arco Clementino ormai gremita di anconetani. Da lì in poi è stata tutta una serata di musica, balli con un porto colorato dalle luci dello spettacolo e da un grande cuore rosa e rosso che brillava sul palazzo di Vigili del Fuoco e Guardia Costiera, come a guardare la folla in festa. Tantissimi gli anconetani che, sotto al palco, si sono scatenati in un ballo popolare sulle note folkroristiche di Barbarossa e dell'Orchestra Popolare Italiana.
«Dobbiamo continuare a far vivere il porto antico e ci stiamo riusciendo, anzi è la città che ci travolge in occasione di qualsiasi evento che si fa qui, come ad esempio con la nave Vespucci - ha detto l'assessore al porto Ida Simonella - Poi abbiamo un grande progetto presentato in occasione di un bando della Regione per accedere a dei fondi per interventi struttural. Se tutto va bene avremo 9 milioni di euro circa per interventi di rilievo: grande restyling dell’illuminazione e arredo urbano della passeggiata, scalinata da palazzo degli anziani a piazza Dante, recupero degli scavi con l’abbattimento dei palazzi in disuso ai lati dei scavi archeologici».
