Fai Ancona, visite alle bellezze della città in onore dell'archeologo Khaled al-Asaad
Il FAI delegazione di Ancona, in collaborazione con il Museo della città di Ancona e il Museo Diocesano di Osimo ha organizzato un ciclo di incontri dal titolo "Lezioni di archeologia in onore di Khaled Al-Asaad - III ciclo". Il primo incontro del 10 novembre riguarderà "Santa Maria della Piazza", relatrice: Professoressa Simona Petrelli. La conferenza ripercorrerà le vicende della costruzione della primitiva cattedrale cittadina dedicata a S. Stefano, sottostante la chiesa romanica di S. Maria della Piazza, il suo abbandono e la costruzione dell'edificio soprastante. Entrambi gli edifici hanno rappresentato, nel corso dei secoli, l'evoluzione e lo sviluppo della città, situati in punto nevralgico, tra i commerci del porto e il luogo di culto religioso.
Khaled al-Asaad fu un archeologo siriano di grande importanza. Dopo l'istruzione di base e superiore ottenuta frequentando le scuole nella sua città natale, proseguì gli studi presso l'Università di Damasco dove si laureò. Nel 1963 fu nominato direttore del museo e del sito archeologico della città di Palmira, carica che mantenne per più di quarant'anni, sino al momento della pensione. È stato indicato come «uno dei più importanti pionieri nel campo dell'archeologia in Siria del ventesimo secolo. Asaad lavorò sin dal 1960 con colleghi statunitensi, francesi, tedeschi e svizzeri nell'indagine sulle prime civiltà a Palmira. Grazie ai risultati di questo lavoro, l'UNESCO nel 1980 riconobbe Palmira come Patrimonio dell'umanità. Asaad pubblicò numerosi articoli su riviste di archeologia e oltre venti libri su Palmira e sulla Via della seta. Conosceva l'aramaico e tradusse diversi testi da quella lingua.
Per il suo contributo allo studio dei siti archeologici di Palmira venne insignito dell'Ordine nazionale al merito della Repubblica Francese, dell'Ordine al merito della Repubblica di Polonia e dell'Ordine al Merito della Repubblica tunisina. Era membro del partito Ba'th. A metà luglio del 2015 fu rapito dai militanti dello Stato Islamico e ripetutamente torturato.Il 18 agosto 2015 Asaad venne ucciso sulla piazza di fronte al Museo della città nuova di Palmira (oggi Tadmur), e in seguito il suo corpo decapitato fu esposto al pubblico, appeso a una colonna.