Il re della scena reggae mondiale General Levy al Mamamia il 14 novembre
Basta giocare, ora si comincia a fare sul serio. Dopo la straordinaria stagione estiva che ha innalzato ancora una volta il livello del club più underground della regione, ora è tempo di iniziare a rendere indimenticabile anche la stagione autunno inverno. Dopo la sensazionale inaugurazione che ha visto accorrere migliaia di giovani da ogni parte della regione, sabato 14 novembre salirà sul palco il primo grande ospite: il re indiscusso della scena reggae e dancehall mondiale, sua maestà General Levy.
Negli ultimi mesi Levy ha scalato le classifiche col suo nuovo album Forward, pubblicato nel 2014. Un disco nuovo, fresco, ma sempre attento a non perdere le sue profonde radici piantate nella scena reggae. Ma facciamo un passo indietro.
General Levy, all'anagrafe Paul Levy, cresce tra gli anni Settanta e Ottanta nell'ambiente cosmopolita londinese e tra le mille culture con cui entra in contatto c'è anche quella nera, in particolare quella legata alla musica reggae e quindi anche alla militanza, all'amore e al rispetto per la musica ribelle. A 10 anni inizia a collezionare cassette dancehall che arrivano direttamente dalla Jamaica o dalla stessa Londra e a soli 14 anni fonda il primo sound system con alcuni amici per poi entrare nel circuito degli Mc inglesi che contano. Nel 1991 arriva nei negozi Double Trouble, il disco di debutto di Levy che vede la collaborazione con la star giamaicana Capleton e che catapulta l'artista nell'olimpo del reggae internazionale. Nel 1992 è il momento di Wickeder General, secondo album che conferma le sue doti di reggae vocalist e di musicista. Gli anni che seguono vedono Levy cimentarsi anche con la recitazione, ma anche questo non lo distoglie dal suo amore per la musica in levare che esprime attraverso la sua etichetta.
Nel 2002 ecco una nuova pietra miliare del reggae, ovvero, New Breed che è un disco incredibile, maturo e decisamente ben confezionato, zeppo di pezzi jungle, rap e latini. Nel 2004 è la volta di Shake What Ya Mamma Gave Ya, album dal successo discreto, mentre nel 2008 il generale torna alla grande sulle scene con Spirit And Faith a cui fa seguito un mega tour in giro per mondo, Italia compresa. Come detto, nel 2014 pubblica insieme a Bonnot il suo ultimo disco dal tiolo Forward. Tra le tracce più apprezzate dal pubblico sicuramente Jah Alone e Vibrations, brani dai ritmi più lenti e romantici, ma anche le più frenetiche Warrior e Intergalactical.
Insomma, una serata assolutamente da non perdere. Una serata unica, carica di good vibrations. Dopo il live vietato andare a casa, perché si continua a ballare fino alle prime luci dell’alba. In sala principale si alterneranno i mostri sacri della musica afro: Fabrizio Fattori, Tium e Giamma. In sala trash immancabile La Regina, mentre Tium, Menca e Alpha faranno scatenare tutti nella sala reggae e afroremember. Poteva mancare la sala EDM e techno? Assolutamente no, perché il Mamamia sa come accontentare tutti i suoi fan.