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Vasco, Ancona ai tuoi piedi: lo show del Komandante infiamma il Del Conero dei 40mila

Un inferno di passione ha salutato il ritorno del Blasco nel capoluogo. Dal rocker di Zocca è arrivato un messaggio contro la guerra

ANCONA- «Finalmente, finalmente, finalmente. Ciao Ancona, rieccoci». Sono passate da appena sessanta secondi le 21.00 quando Vasco Rossi sale sull'imponente palco allestito al Del Conero e abbraccia i trentatremila presenti, a cui ne vanno aggiunti diecimila in più considerando quanti hanno stazionato nelle vie limitrofe e in "collinetta". Prato (gremito all'inverosimile già dalle 16.00), gradinata, tribuna e curva nord hanno cantato, saltato e ballato al ritmo del Komandante apparso più in forma che mai a dispetto dei settant'anni. Settant'anni che, per uno come lui, non sembrano valere. Emozioni allo stato puro, con un finale commovente intorno alle undici e trequarti dopo quasi tre ore ad altissimo livello. Alla Vasco. 

 Vasco 3-2

Quello che per tutti gli addetti ai lavori, già alla vigilia, doveva considerarsi l'evento dell'anno ha rispettato le attese con uno spettacolo di musica, luci e colori che gli ultimi due anni di pandemia avevano relegato mestamente in soffitta. Ventisette canzoni in scaletta, i vecchi successi e i nuovi, con gli innumerevoli evergreen cantati a squarciagola da tutti i presenti. Da XI Comandamento ad Albachiara (come sempre la più partecipata in assoluto), passando per Ti prendo e ti porto via, Senza parole, Un senso, C'è chi dice no, Stupendo, Siamo soli, Rewind, Sally, Vita spericolata e tante altre. Ovazione, al momento della presentazione della band, per Claudio Golinelli, per tutti "Il Gallo". Noto il suo paragone con Keith Richards ha dato vita, anche lui, a momenti di grandissima musica sul palco. E alla fine, nel tripudio generale dei festoni sparati e delle lacrime di commozione, quel "Ciao Ancona" da brividi che ha chiuso una serata straordinaria.

 Vasco 4-2

Il Blasco contro la guerra

«Quanto mi siete mancati, per fortuna è finita. Finalmente». Mai banale il Blasco che ha dedicato il suo messaggio contro la guerra in Ucraina e tutte le guerre del mondo: «Fanculo alla guerra - ha esordito il rocker di Zocca intorno alle 23.00 prima del gran finale - Dopo il Covid c'è anche la guerra, fratelli d'Europa. Tutte le guerre sono contro la civiltà, contro l'umanità, contro i bambini. Le vittime di tutte le guerre sono i deboli, i bambini, gli anziani. Vogliamo vivere in pace, basta con le guerre non ne possiamo più. La musica è contro la guerra, cantiamo contro tutte le guerre. Solo l'amore ci salverà, l'amore è la musica. Fate l'amore non fate la guerra, questa frase è sempre attuale». 

  Vasco 5-2

La giornata “anconetana” del Kom

Vasco è arrivato ieri - 25 giugno - all’aeroporto di Falconara, proveniente da Bari, giusto il tempo per prendere la scaletta del suo volo ed essere immortalato dallo scatto di due operatori che non si sono lasciati sfuggire l’occasione di un selfie ricordo. La scelta sul ritiro anconetano della rockstar, come emerso nei giorni scorsi, è ricaduta sul Seebay di Portonovo. Sempre ieri, ma in serata, il briefing al Del Conero. Nove volte ad Ancona, l'ultima volta nel 2011, nove emozioni diverse per una città che ormai gli è entrata nel cuore. L’attesa era anche per il palco, mastodontico, ideato dal genio dello studio milanese Giò Forma: larghezza 90 metri, profondità 26 metri, altezza 28 metri per un peso di duecento tonnellate. Per trasportarlo sono serviti cinquantadue tir che hanno stazionato nel parcheggio antistante allo stadio.

 Vasco 1-3

Le forze in campo

Intensa la task force dei soccorsi, allestita dalla Croce Gialla di Ancona, che ha gestito in modo tempestivo le fasi del concerto e del lunghissimo "pre". Dieci ambulanze, un quad, un pullmino per disabili, sei medici e dieci infermieri, una postazione con tenda, operatori radio e un’ampia schiera di soccorritori. Oltre al personale della Croce Gialla al Del Conero presenti anche l’Avis di Montemarciano, Croce Verde Castelfidardo, Croce Gialla Camerano e Croce Gialla Falconara. Il quad sopracitato si è mosso all’interno e all’esterno dell’impianto. Dalla mattina attivo anche il piano trasporti, in particolare proiettato all'afflusso e al deflusso della gente, con quattro linee di navette gratuite dedicata (Blu dalla stazione, Verde da Tavernelle, Rossa dal Palaindoor, Viola dal parcheggio di ingegneria). Trenta i bus in servizio per un totale di 236 corse. I luoghi adibiti alla sosta sono stati otto nella zona nord e sei aree posteggio alla Baraccola. Utilizzato anche il parcheggio del Gross Center contenente 3000 posti auto. Importanti i numeri anche per il personale: 70 agenti della Polizia Locale, 100 volontari della Protezione Civile, 30 dipendenti comunali, 12 ausiliari di Mobilità&Parcheggi.

 Vasco 2-2

Il prato dello stadio

All’interno di una clausola contrattuale siglata tra gli organizzatori del concerto di Vasco e il Comune di Ancona è stata inserita anche la cifra necessaria per rifare il prato dello stadio Del Conero che servirà per la prossima Lega Pro dell’Ancona. Sono stati calcolati circa 60mila euro suddivisi tra Ultimo e Vasco L’affitto dello stadio è stato fissato in mille euro per ciascuno degli otto giorni richiesti dagli organizzatori più 7mila per il giorno del concerto. Alla società che ha organizzato l’evento è stato richiesto dal Comune anche il contributo una tantum di 5mila euro (più Iva) per sostenere le spese del trasporto pubblico.

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