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L'Arte in fuga da Hitler", svelata una delle più grandi opere di critica al Führer

La conferenza ha rappresentato un momento importante d’incontro per riflettere non solo sull’arte e gli artisti che sono stati tra i primi a risentire delle persecuzioni nazifasciste ma anche per portare testimonianza e il ricordo di quei momenti tragici per l’intera umanità

Grandissimo successo de “l’Arte in fuga da Hitler” l’evento che si è svolto presso il Castello dei Brancaleoni di Piobbico (PU). Una conferenza internazionale che ha visto la partecipazione di molte autorità e istituzioni. La conferenza ha rappresentato un momento importante d’incontro per riflettere non solo sull’arte e gli artisti che sono stati tra i primi a risentire delle persecuzioni nazifasciste, ma anche per portare testimonianza e il ricordo di quei momenti tragici per l’intera umanità. L’Amministrazione Comunale si è detta soddisfatta per essere riuscita ad ospitare un evento di questa importanza e dal grande spessore sociale. È intervenuto come moderatore della serata portando i saluti dell’amministrazione il vicepresidente dell’UNPLI di Pesaro e Urbino Matteo Martinelli.

Erano presenti oltre alle autorità e istituzioni locali il Presidente della Provincia di Pesaro Urbino, rappresentanti dell’A.N.P.I; sono stati inviati i saluti dal Presidente del Consiglio regionale Dino Latini e dal consigliere Giacomo Rossi. Durante la manifestazione è stato svelato in prima mondiale un dipinto di un maestro del ‘900 rappresentante  il volto del dittatore nazista. Gli esperti ritengono possa trattarsi di un tributo dedicato all’artista Paul Klee perseguitato e censurato dal regime nazista; l’autore dell’opera avrebbe infatti rappresentato nel dipinto Paul Klee nei panni di Hitler, inserendovi tutta una serie di oggetti e contenuti che erano vietati o non tollerati dal Fuhrer, come la pipa, il rossetto rosso e il trucco in viso. Chi ha dipinto l’opera, l’ha fatta con quella ironia tipica di Klee, a come l’avrebbe dipinta lui. Ad aprire la conferenza lo storico Marco Renzi che ha illustrato la Resistenza nel centro Italia. A presentare l’opera e tutti gli studi condotti su di essa sono intervenuti la studiosa internazionale d’arte Annalisa Di Maria, considerata tra i massimi esperti al mondo su Leonardo da Vinci, che ha presentato lo studio stilistico e la ricerca storico-archivistica; il Perito Calligrafo Forense Stefano Fortunati per le analisi delle scritte e il dottor Andrea da Montefeltro ricercatore e scultore internazionale, che ha affrontato lo studio simbolico dell’opera e le analisi di laboratorio. Il lavoro compiuto e le analisi dell’Università sul supporto, i pigmenti e le analisi stilistiche e di comparazione hanno portato gli esperti a presupporre che la data di esecuzione dell’opera possa essere collocata tra il 1935 -1937. Al momento L’esperta d’Arte Annalisa Di Maria alla luce di tutti i risultati ottenuti è concorde insieme agli altri esperti che l’opera possa non essere mai stata catalogata e dispersa, frutto di un dono personale a Paul Klee, infatti la scritta “Klee” sull’opera, farebbe pensare più a un tributo fatto a quest’ultimo, piuttosto che a una sua firma. Ci sono molti elementi che fanno pensare  che l’opera mai vista fino ad oggi sia da collocare forse alla mano di  Pablo Picasso. Ovviamente al momento non vi è certezza sull’attribuzione, ma sappiamo che i due artisti godevano di una profonda ammirazione reciproca, toccati entrambi dagli orrori del nazifascismo, incontrandosi in almeno due occasioni nella loro vita, tanto che nel 1914 Klee fa un tributo a Picasso e alla sua arte. Lo studio dell’opera e le analisi, necessitano ancora di ulteriori approfondimenti.

Scopo dell’evento è stato quello di presentare il dipinto al pubblico in modo che altri esperti possano studiarla e conoscerla affinchè si possa aprire un confronto e un dibattito su un’opera che è rimasta sconosciuta per troppo tempo. Solo un genio del simbolismo e dell’ espressionismo con un profondo senso d’ironia pungente poteva aver creato un dipinto di questo genere. Sicuramente rappresenta una delle opere più importanti del ‘900 come critica al nazismo e come testimonianza del dissenso e portatrice di verità di quegli orrori compiuti da uno dei dittatori più sanguinari della storia. Durante l’evento sono stati consegnati dei premi all’insegna della memoria e della resistenza consistenti in sculture create dal Premio Mondiale della Pace nell’Arte  Andrea da Montefeltro, sono state consegnate all’A.N.P.I della Provincia di Pesaro e Urbino, alla Comunità Ebraica di Ancona, e all’Associazione I Figli della Shoah. E’ stata inoltre presentata la scultura che sarà esposta presso il Museo della Shoah di Roma. La Serata ha visto l’esibizione musicale del gruppo “La Barba di Kropotkin”

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