"Ancona e l'eredità ebraica", il 3 dicembre incontro su Gustavo Modena
Mercoledì 3 dicembre, alle 17.30, presso lo Spazio incontri della Biblioteca (ingresso da Piazza del Plebiscito), si terrà la conferenza "Gustavo Modena",che fa parte della serie di iniziative del progetto "Ancona e l'eredità ebraica".
Parlerà dell'illustre psichiatra anconetano la professoressa Stefania Fortuna della Università Politecnica delle Marche.
Gustavo Modena nasce il 21 agosto 1876 a Reggio Emilia. Nel 1903, laureatosi due anni prima in medicina e chirurgia, giunge ad Ancona, presso il locale ospedale psichiatrico, di cui nel 1906 è primario con funzioni di vice-direttore; nel 1913 ne diverrà direttore, fino al 1939, quando ne verrà allontanato a seguito delle leggi razziali. Dovrà aspettare anni per essere reintegrato, fino al 1950. Nel 1911, dopo aver ottenuto nel 1910 la libera docenza a Roma, sposa Giulia Bonarelli che, tra le prime in Italia, si laurea nel 1916 in medicina presso l'Università degli studi di Bologna. Dopo la laurea lavorerà in collaborazione con il marito, occupandosi soprattutto di elettroterapia.
Modena è tra i primi divulgatori in Italia del pensiero e delle opere di Freud, di cui per un certo periodo sperimenta il metodo psicanalitico nel manicomio di Ancona, anche se a partire dagli anni venti il suo atteggiamento verso la teoria freudiana diventa polemico e sfavorevole.
Nel 1925 diviene membro della Accademia marchigiana di scienze, lettere ed arti e nello stesso anno progetta e fa istituire un Ufficio statistico delle malattie mentali, affidato alla sua direzione. Dopo la morte della moglie, avvenuta prematuramente nel 1936, Modena lascia il suo lavoro ad Ancona e si trasferisce nel 1937 a Roma, dove muore nel 1958, dopo essere restato ancora attivo come clinico e uomo di cultura.
Anche per onorare la memoria della moglie, che oltre ad essere scienziata fu donna di fine cultura e autrice di testi di critica artistica, Gustavo Modena fa dono della biblioteca di famiglia al Comune di Ancona.
Parte del Fondo Modena è esposto nella mostra bibliografica "Ancona e l'eredità ebraica: i libri di Gina Del Vecchio, Gustavo Modena e Giorgio Terni dalle collezioni della Biblioteca Comunale Benincasa": tra i libri esposti in mostra la prima traduzione italiana del “Sogno” di Freud (1919), gli “Elementi di psicoanalisi” di Edoardo Weiss, uscito nel 1931 per Hoepli, primo vero trattato di psicoanalisi in italiano, e l'importante testo di Umberto Boccioni “Pittura scultura futuriste : dinamismo plastico”, del 1914. La mostra è visitabile fino al 14 dicembre, negli orari di apertura della biblioteca (dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 19.00).
Stefania Fortuna è professore associato di Storia della Medicina presso l'Università Politecnica delle Marche. Ha pubblicato nel 1997 l'edizione critica del "De constitutione artis medicae" di Galeno e numerosi articoli su Galeno. Si occupa inoltre di argomenti di storia della medicina nelle Marche. Fa parte della redazione di Galenos, Rivista di Filologia e dei Testi Medici Antichi. In precedenza è stata ricercatrice di Filologia Classica presso l'Università di Udine e visiting scholar negli Stati Uniti e in Inghilterra.