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Turismo, trasporti, costruzioni e servizi: le donne scelgono l'impresa

Nelle Marche le imprese femminili in attività sono 38.954 pari al 24,3 per cento del totale. Insomma, un’impresa su quattro è guidata da una donna. CNA Impresa Donna: "Istituire una tavolo di confronto per l'imprenditoria femminile"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Turismo, trasporti, costruzioni e servizi, le donne scelgono l’impresa. In un quadro di grande difficoltà per il sistema imprenditoriale marchigiano, ci sono settori nei quali le donne frenano l’emorragia delle attività e ne rilanciano la competitività. 

Se complessivamente, le imprese al femminile pagano un prezzo alla crisi (-314 imprese in attività tra il 2012 e il 2013), in tutti i settori dei servizi avanzati, attività finanziarie, immobiliari, e scientifiche, le imprese guidate da donne aumentano di numero. Si tratta dei settori più innovativi dove l’imprenditoria femminile ha saputo conquistarsi spazi importanti. Secondo i dati Infocamere elaborati da Cna Impresa Donna e dal Gruppo  Donne Impresa di Confartigianato Marche, sono in  aumento anche le donne titolari di imprese di costruzioni (+2,8 per cento), un comparto che fino a pochi anni fa era prettamente maschile. Positivi anche i dati relativi alle imprese di trasporto (+2,6%), alloggio e ristorazione (+0,3), attività immobiliari (+1,4), attività professionali (+2,0), agenzie viaggio (+3,0) e attività finanziarie e assicurative dove l’incremento è arrivato al 14,6 per cento. Le imprese femminili resistono anche nelle attività manifatturiere dove registrano una calo di appena lo 0,5 per cento mentre il calo complessivo di attività è del 2 per cento.

“Settori come il turismo, l’accoglienza, la cultura, i servizi alla persona sono veri e propri giacimenti di ricchezza.Le donne” sostengono Gruppo Donne Impresa di Confartigianato e Cna Impresa Donna “lo hanno capito e si stanno dando da fare. E’ dovere delle istituzioni creare le condizioni per sostenerle, in particolare con politiche del credito attente alle loro esigenze e favorendo la conciliazione dei tempi per chi deve dividersi fra famiglia e impresa, con servizi sociali adeguati. Per questo chiederemo alla Regione Marche di istituire un tavolo di confronto permanente per l’imprenditoria femminile”.

Nelle Marche le imprese femminili in attività sono 38.954 pari al 24,3 per cento del totale. Insomma,  un’impresa su quattro è guidata da una donna. Ma è tra i giovani imprenditori che pesa di più la componente femminile: su 16.476 aziende marchigiani dirette da imprenditori under 35, quelle con alla guida una giovane donna, sono 4.790, pari al 29,1 per cento del totale. Solo Campania, Basilicata, Umbria, e Abruzzo hanno percentuali di giovani imprese “rosa” più elevate di quella marchigiana.

“Noi donne” affermano le imprenditrici di Cna e Confartigianato Marche  “rappresentiamo un patrimonio di competenze spesso più elevato rispetto a quello degli uomini e meritiamo di essere incoraggiate e sostenute a misurarci sul mercato attraverso l’impresa. Purtroppo sono ancora molti gli ostacoli che ci limitano e non ci consentono di esprimere appieno la nostra creatività e professionalità nel mondo del lavoro, anche se il nostro contributo è fondamentale nelle tante imprese familiari che caratterizzano il nostro tessuto produttivo. Una voglia d’impresa che va sostenuta anche con politiche che semplificano il momento dello start up d’impresa e seguano l’azienda femminile nei primi anni di vita, che sono i più difficili”

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