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Economia

Comparto benessere, Confartigianato: «Un dicembre da dimenticare»

«Bisogna salvaguardare l’occupazione e il lavoro con sostegni economici adeguati, per ora negati al settore. I ristori vanno distribuiti in funzione dei cali di fatturato che le imprese stanno subendo»

Il comparto del benessere continua a essere in sofferenza e, con il protrarsi della crisi e dell’emergenza sanitaria, rischia di subire danni ancora ingenti in questo periodo.

«Fino a poco tempo fa l’impossibilità di muoversi tra Comuni ha inevitabilmente causato un calo dell’afflusso di clienti, incidendo sul fatturato di dicembre, uno dei mesi più importanti - afferma Luca Casagrande, Responsabile Benessere di Confartigianato Imprese Ancona - Pesaro e Urbino. Le imprese erano già entrate in sofferenza da giugno in poi, quando, con l’adozione dei protocolli di sicurezza, l’afflusso di persone nei negozi si era ridotto almeno del 50%. In tutto questo, costi fissi e spese sono rimasti invariati. E’ necessario, perciò, intervenire con ristori adeguati per tutto il comparto, per aiutare le imprese ad andare avanti».

Proprio in tema di sostegni economici, inoltre, secondo le ultime disposizioni regionali previste per l’accesso ai contributi del Bando per la ripartenza dedicato alle MPMI, solo le aziende del settore benessere che operano all’interno di centri e parchi commerciali e strutture similari possono richiedere il contributo previsto, e finalizzato esclusivamente alla realizzazione di investimenti (89%) e scorte (11%). «Bisogna salvaguardare l’occupazione e il lavoro con sostegni economici adeguati, per ora negati al settore. I ristori vanno distribuiti in funzione dei cali di fatturato che le imprese stanno subendo, l’unica soluzione per dare un aiuto concreto a tante attività».

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