rotate-mobile
Economia Senigallia

Passaparola per aumentare gli affari, gli imprenditori fanno rete con Bni

Colazioni di lavoro per passare dalla conoscenza alla referenza e ampliare il business: il sistema Bni sbarca sulla Spiaggia di Velluto dopo Ancona, Castelfidardo e Jesi

C'era una volta il vecchio passaparola. Oggi gli imprenditori si scambiano reciprocamente le proprie referenze ma all'interno di un sistema codificato. Si chiama Bni (Business Network International) ed è una rete di professionisti e imprenditori che fanno del networking e del rapporto fiduciario un'occasione per sviluppare i propri business. Nelle Marche sono già attivi sei "capitoli" (così vengono chiamati i gruppi territoriali) e ora ne sta per aprirne un settimo a Senigallia. La festa di lancio del gruppo senigalliese si terrà al Finis Africae mercoledì 8 marzo alle ore 7.15. Orario insolito? Quello dell'incontro in primissima mattina è uno dei segni distintivi del metodo Bni. Alla presentazione parteciperà anche il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi. Senigallia arriva dopo i già attivi Ancona, Jesi, Castelfidardo, Civitanova, Fermo e Grottammare e prima dell'imminente apertura di Porto D'Ascoli. Un sistema che funziona, stando ai numeri: il fatturato generato dallo scambio di referenze, nel corso del 2016, nelle Marche, è stato oltre 3,6 milioni di euro. Più di 110 milioni di euro se guardiamo il dato italiano.

Ma come funziona Bni? Gli imprenditori si incontrano settimanalmente in orario da briefing mattutino, fanno colazione insieme allacciando quei rapporti che possono portare nuovi business. I componenti del capitolo lavorano all'interno dei cosiddetti "power team", sottogruppi composti da quelle professioni che si scambiano naturalmente referenze (avvocati e commercialisti, ad esempio). Il capitolo di Senigallia parte forte di 29 membri. Paolo Sirri, professionista nel campo delle telecomunicazioni, sarà il presidente. L'imprenditrice Roberta Ricci, la vicepresidente. Con loro anche Marco Del Moro, presidente dei Giovani Industriali della Provincia di Ancona e Paolo Manocchi, life coach di Lamborghini. Altri membri potranno arrivare ad arricchire il capitolo ma sempre rispettando due regole: una che prevede un solo esponente per categoria professionale e l'altra la reputazione e referenziabilità del membro. Essere attrattivi è l'obiettivo che il capitolo si pone. Nelle Marche Bni è presente dal 2013 e conta oltre 250 imprenditori aderenti. «L'obiettivo comune – spiega il presidente Sirri – è aumentare la propria visibilità per incrementare i contatti e di conseguenza le possibilità di business. Personalmente ho scelto Bni perché credo in un sistema di referenze strutturato. Ogni capitolo si gestisce in autonomia e anche questo è un grande valore di crescita professionale e personale. Ogni partecipante ha un ruolo e dopo sei mesi c'è un avvicendamento nelle posizioni per dare modo di accrescere le competenze. Il primo concetto che ho condiviso con i colleghi è stato questo: "Se vogliamo che le persone ci referenzino dobbiamo renderlo semplice... loro un lavoro lo hanno già". Con orgoglio e responsabilità affronto questo ruolo, forte di un gruppo di persone di grande valore che condividono etica ed entusiasmo».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Passaparola per aumentare gli affari, gli imprenditori fanno rete con Bni

AnconaToday è in caricamento