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Vendemmia 2013: uve in ritardo di 15 giorni, si torna all’antico

L'altra novità - economica - è che, rispetto agli anni scorsi, le cantine non hanno quasi più giacenze di vino, grazie anche al boom delle vendite di bianco fatte registrare negli ultimi tempi

La vendemmia 2013 torna all’antico, con un ritardo di una quindicina di giorni rispetto agli “anticipi” degli scorsi anni. E’ quanto affermano Coldiretti Marche e Istituto marchigiano di tutela vini, sulla base di un’analisi della situazione nelle vigne della regione. L’impressione è quella di un aumento produttivo rispetto alle ultime due annate, peraltro caratterizzate da un raccolto piuttosto scarso, ma per una previsione realistica bisognerà attendere le prossime settimane, proprio a causa del ritardo nella maturazione delle uve causato dalla pioggia e dal maltempo primaverili.

Le condizioni meteo dei prossimi giorni saranno dunque fondamentali per il futuro della produzione 2013.

L’altra novità è che, rispetto agli anni scorsi, le cantine non hanno quasi più giacenze di vino, grazie anche al boom delle vendite di bianco fatte registrare negli ultimi tempi.
“E proprio il bianco sarà il grande protagonista anche della prossima annata, con un aumento delle vendite e delle richieste per le Doc e Igt autoctone - spiega Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto marchigiano di tutela –. Non è un caso che la nostra campagna promozionale per il Verdicchio stia riscuotendo un grandissimo successo”.

Nelle Marche, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, sono attive 14.200 aziende, per una superficie complessiva di quasi 17mila ettari. Circa l’ottanta per cento delle uve raccolte viene utilizzato per la produzione di vini Doc e o Docg.

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