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Economia

Reddito di cittadinanza, nelle Marche in 3 anni lo hanno chiesto 6mila famiglie in più: in totale sono oltre 20mila

E' uno dei dati più significativi che emerge dal primo Report realizzato dall'Alleanza contro la povertà nelle Marche

ANCONA - Negli ultimi tre anni hanno richiesto il reddito di cittadinanza quasi 6.000 famiglie marchigiane in più. E' uno dei dati più significativi che emerge dal primo Report realizzato dall'Alleanza contro la povertà nelle Marche: un'alleanza di scopo che raggruppa una serie di soggetti sociali che hanno deciso di unirsi per contribuire alla definizione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta.

Nelle Marche ne fanno parte le sezioni regionali di Acli, Caritas, Cisl, Cgil, Uil, Forum terzo settore, Csv, Confcoooperative, Legacoop, Adiconsum, Arci, Banco alimentare, Save the children, Ordine assistenti sociali e Gruppi di volontariato Vincenziano. Dal primo report realizzato dall'Osservatorio sulle vulnerabilità emergono che i nuclei famigliari che hanno richiesto almeno una mensilità del reddito di cittadinanza sono in aumento: da 14.180 del 2019 si è passati a 19.005 del 2020 ed a 20.045 del 2021 (+5.865) mentre l'incidenza di coloro che vivono in famiglie in condizioni di povertà relativa registra un lieve calo (-1,3%) e rappresentano in il 13% della popolazione. Nel complesso i dati demografici e quelli sui redditi attestano un progressivo invecchiamento della popolazione ed un impoverimento sia per la popolazione attiva che per quella anziana (con effetti significativi che comportano la rinuncia ad un'adeguata alimentazione, in quanto in media solo il 20,2% della popolazione dai sei anni in su fa pasti completi con frutta e verdura) ed una progressiva rinuncia alle prestazioni sanitarie passando dal 6,9% del 2019 all'11,3% del 2021 (+4,4%).

I dati raccolti nei Centri di ascolto Caritas evidenziano un aumento significativo dei senza fissa dimora: +13,6% nel triennio. "Come Alleanza contro la povertà siamo convinti che la vera sfida che ci attende è quella di fare tutti gli sforzi possibili per cercare di collaborare, fare sistema, per creare una rete virtuosa volta a contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita di famiglie e cittadini marchigiani- spiega il portavoce dell'Alleanza contro la povertà nelle Marche Fabio Corradini- costruendo un modello d'intervento condiviso da promuovere insieme: istituzioni pubbliche, terzo settore, forze sociali ed altri attori interessati". Tra gli altri dati in evidenza si registra un calo degli occupati (-15.930 unità in 3 anni di cui 11.183 donne) e la prevalenza di contratti a termine nelle assunzioni nel periodo preso a riferimento (38%).

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