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Sviluppo porto, Morandi: «Occorrono spazi, ora più che mai»

Andrea Morandi, Presidente di International Propeller Club Port of Ancona ha introdotto il convegno “Economia del mare. Opportunità di sviluppo per il territorio” organizzato alla Loggia dei Mercanti

ANCONA - «I traffici marittimi e la logistica sono due asset su cui bisogna investire per lo sviluppo del territorio marchigiano e più in generale del sistema Paese Italia, in un contesto di complessità dovuto alla pandemia prima e al conflitto bellico poi. Tutto questo ci impone una riflessione anche sulla capacità di riportare delle attività nel nostro territorio, ma tale passaggio implica anche un’accelerazione sulla logistica via terra e via mare con l’obiettivo di potenziare in tempi rapidi il nostro sistema infrastrutturale. Solo così potremmo mettere le basi ad una crescita complessiva dove diventa centrale la stessa economia del mare». Andrea Morandi, Presidente di International Propeller Club Port of Ancona ha introdotto così il convegno “Economia del mare. Opportunità di sviluppo per il territorio” organizzato alla Loggia dei Mercanti da Intesa Sanpaolo, International Propeller Club Port of Ancona e Camera di Commercio delle Marche, con il sostengo dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e la Regione Marche.

Il settore marittimo logistico appare infatti strategico per le relazioni internazionali dell’Italia e allo stesso modo per la regione Marche, costituendo un fattore importante in termini di competitività, sostenibilità e attrazione di investimenti. In questo contesto è proprio il porto che rappresenta un driver per raggiungere nuovi mercati di sbocco ed uno snodo attraverso cui innestare nuove scelte di investimento delle imprese.  «Il porto – riprende Morandi - ha bisogno di spazi, ora più che mai, alla luce dei traffici che si stanno ridisegnando per effetto del conflitto in Ucraina che impone nuove rotte e nuove direttrici di traffico. In questo contesto avere spazi ed infrastrutture adeguate capaci di accogliere navi con carichi maggiori che hanno bisogno di più pescaggio e disporre a terra di una logistica efficiente - e penso all’intermodalità e alla capacità di spostare in tempi rapidi le merci via ferro - possono diventare fattori di una maggiore competitività. L’economia del mare genera circa 1,5 miliardi di valore aggiunto per le Marche e vanta 3mila 200 imprese nel settore della logistica, da questi due aspetti capiamo quanto la stessa economia del mare sia importante per questa regione – ha spiegato Alessandra Florio, Direttore Commerciale Imprese Emilia Romagna Marche Intesa Sanpaolo – e quanto sia strategico il porto di Ancona. Come intesa Sanpaolo vogliamo sostenere le imprese che si erano riprese nel 2021 e che ora vivono una fase di incertezza, accompagnandole nel percorso di investimenti verso la transizione energetica e la digitalizzazione». Il convegno è iniziato con un approfondimento su “I trasporti marittimi e la logistica driver di crescita: nuovi scenari e focus Marche” mentre, successivamente, si è svolta una tavola rotonda cui hanno partecipato, tra gli altri, Guido Castelli, Assessore Regione Marche e Vincenzo Garofalo Presidente dell’Autorità d Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale.

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