Campagne: la pioggia aiuta vite e olivo, ma si teme la grandine
La pioggia, arrivata tardi per salvare dalla siccità girasole, mais e foraggi, può aiutare vigneti e oliveti, sempre sperando che non si tramuti in grandine. Si spera anche per funghi e tartufi
La pioggia arriva troppo tardi per salvare dalla siccità girasole, mais e foraggi, con un conto dei danni che ha superato i sessanta milioni di euro, ma può contribuire sicuramente a migliorare la situazione nei vigneti e negli oliveti, sempre sperando che non si tramuti in grandine.
Ad affermarlo è la Coldiretti Marche dopo l’ondata di maltempo che ha colpito la nostra regione. L’acqua caduta in queste ore porterà sicuramente grandi benefici alle uve a maturazione tardiva, aumentando le rese ma anche incrementando ulteriormente la qualità del vino, dai bianchi ai rossi.
Positivo anche l’effetto sugli oliveti.
Ma l’acqua, secondo Coldiretti, contribuirà pure a rimpinguare le riserve idriche in vista dell’autunno e a riaccendere le speranze per la crescita autunnale di funghi e tartufi compromessa da una estate lunga e siccitosa che aveva fatto temere il peggio.
Pesano però il pericolo grandine, la più temuta dagli agricoltori in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo, e quello di precipitazioni troppo intense. I terreni secchi infatti non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con il pericolo di frane e smottamenti.