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Economia

Aerdorica: 20 mln di investimenti per rilanciare l'aeroporto e strategie per risanare i debiti

Presentato piano industriale 2014-18. Sette le linee di business. Dal 1 maggio sarà ripristinato il contratto con Alitalia. In arrivo nuovi voli per incrementare il traffico passeggeri e cargo. All'orizzonte anche la creazione di un corridoio doganale

Un piano di investimenti di 20 milioni di euro per rilanciare l'aeroporto di Falconara. Presentato dal Consiglio di Amministrazione di Aerdorica  il Piano Industriale 2014-2018 per superare l’attuale stato di crisi economica e finanziaria attraverso misure di risanamento e  rilancio della gestione del business e di soddisfacimento dell’esposizione debitoria esistente.

Il piano industriale si basa su sette linee di business: sviluppo avio passeggeri; sviluppo avio cargo; sviluppo non avio cargo sub- concessione (i cui centri di profitto saranno retail  shops, chioschi e agenzie, food e catering);  non avio parcheggi (parcheggio coperto e scoperto); non avio locazioni (uffici, magazzini, hangar); non avio agenzie (biglietteria, agenzia doganale) e non avio utilities (rivendita e carburante). Relativamente al business avio passeggeri, dal primo maggio si torna a volare con Alitalia. Questa opererà dapprima direttamente e poi in code-share con Mistral i voli di collegamento sull’hub di Roma, che saranno 4 nella stagione estiva e 3 nella stagione invernale. Verrà inoltre incentivato con Lufthansa un ulteriore volo di collegamento con l’hub di Monaco. Ci saranno ulteriori collegamenti  con primari scali del centro-nord Europa, dell’est europeo e del mediterraneo con Ryanair e Alitalia. Si volerà anche con Volotea in Sicilia e Sardegna.

«Puntiamo in cinque anni al raddoppio del traffico passeggeri. La nostra catchment area è di 300 mila utenti, vorremmo farla arrivare a 600mila di cui 200mila su voli nazionali e 400mila su voli internazionali. Puntiamo anche al raddoppio del cargo, da 6mila tonnellate a 12mila- commenta Giovanni Belluzzi, presidente Aerdorica-. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo previsto investimenti per aumentare la qualità del nostro aeroporto, che per numero di voli è l’8° in Italia, rendendolo sempre più  attrattivo. L’impegno finanziario del Piano investimenti sarà sostenuto con i flussi di reddito derivanti dalla gestione corrente, dalle risorse europee e dall’aspettativa di ingresso di nuovi azionisti. Il cda di Aerdorica intende avviare inoltre il soddisfacimento integrale dell’esposizione debitoria corrente e  imprimere un vigoroso impulso vitale per la crescita e l’internazionalizzazione dello scalo aeroportuale delle Marche».

«Il valore dell'aeroporto è di 51milioni di euro. Ci sono perdite per 37 milioni di euro. Queste perdite vengono recuperate nel corso dei 4 esercizi pagando tutti i fornitori, tutti coloro che vantano diritti nei confronti della società Aerdorica- dichiara il presidente della Regione, Gian Mario Spacca-. Importante è il piano d’investimento da 20 milioni di euro. Risorse che consentiranno di avere una struttura competitiva ed efficiente al servizio della comunità marchigiana che richiede maggiori aperture internazionali».

Il piano per il recupero debiti  prevede uno sviluppo del fatturato che passa dagli attuali 10 milioni a 20milioni. Attraverso lo sviluppo passeggeri, cargo e i contratti di sub concessione e locazione, si pensa di avere un valore aggiunto di 5milioni più altri 8milioni derivanti dai fondi europei e altri 7 da reperire con gli investimenti.
Tra gli interventi previsti, molto importante è l’acquisizione di una tecnologia all’avanguardia che consente il decollo e l’atterraggio degli aerei con qualsiasi condizione meteo. Con questa dotazione lo scalo avrà una promozione di categoria dall’Enac.

«L’aeroporto è un asset fondamentale per la nostra Regione. Si sta finalmente concretizzando il progetto di una piattaforma logistica integrata tra porto, aeroporto e interporto. I contatti con i soggetti competenti per la creazione di un corridoio doganale sono già stati presi» afferma l’assessore alle Infrastrutture Poala Giorgi.

L’impatto economico atteso derivante dalle fonti di ricavo assomma a oltre 9 milioni di euro annui, a cui si devono aggiungere oltre 2 milioni di euro annui derivanti dalla razionalizzazione dei costi operativi ed in particolare dei livelli remunerativi del costo del personale che verranno adeguati alle fasce salariali dei dipendenti regionali. Saranno ridotti i salari dei dipendenti del 40% per i lavoratori della 2a categoria, per i lavoratori di quadri superiori la riduzione sarà oltre il 40%. La procedura di mobilità che tocca 15 unità sarà ridotta a sette unità.

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