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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Quando posso andare in pensione? Tutto quello che devi sapere

L'età per la pensione di vecchiaia, anticipata e l'anticipo pensionistico Ape dal 2018. L'adeguamento alla speranza di vita dal 2019: ecco la guida di Today.it

Come si evince dallo schema, il requisito anagrafico è destinato ad aumentare in automatico con cadenza biennale. Come detto, il meccanismo di adeguamento dalla speranza di vita era stato introdotto dalla riforma Dini e perfezionato dalla riforma Monti-Fornero del 2011,  sulla base  dell’evidente innalzamento della vita media della popolazione, per arginare i costi sempre piu alti per il pagamento delle pensioni. Si è deciso quindi che, nel corso dei prossimi anni, il momento della pensione venga progressivamente spostato in avanti sulla base delle analisi dell'Istat, con la modifica  dei requisiti anagrafici di accesso a tutte le tipologie di pensioni. Il primo adeguamento è stato nel 2013 (pari a 3 mesi). Un secondo adeguamento nel 2016 ha aggiunto 4 mesi all'età per la pensione e il prossimo sarà nel 2019 con lo scatto a 67 anni. Dal 2019 in poi l’adeguamento avrà cadenza biennale.

I soggetti con primo accredito contributivo successivo al 31 dicembre 1995 maturano il diritto a godere della pensione di vecchiaia in due casi:

- 20 anni di contributi e requisito anagrafico previsto per i soggetti in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995, purché l'importo della pensione non sia inferiore a 1,5 volte l'importo dell'assegno sociale;

- 70 anni e 7 mesi di età e 5 anni di contribuzione effettiva (obbligatoria, volontaria o da riscatto ma non figurativa), indipendentemente da quale sia l'importo della pensione. Il requisito anagrafico è stato stabilito in relazione al requisito delle aspettative di vita e, più in particolare, era di:

- 70 anni dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012;

- 70 anni e 3 mesi dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015;

- 70 anni e 7 mesi dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018.

Ape, Rita: come ottenere la pensione anticipata

Per ottenere un trattamento di pensionamento anticipato sussistono tre strumenti: Ape sociale, Ape volontario e Rita. Ecco i profili e i requisiti per poter accedere all’Ape Sociale:

- disoccupati che hanno finito integralmente di percepire, da almeno tre mesi, la prestazione per la disoccupazione loro spettante. Lo stato di disoccupazione deve essere conseguente alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura obbligatoria di conciliazione prevista per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604;

- soggetti che al momento della richiesta e da almeno sei mesi assistono il coniuge, l’unito civilmente o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;

- invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%;

- dipendenti che svolgono o abbiano svolto da almeno sei anni in via continuativa una o più delle attività lavorative di seguito elencate e meglio descritte nell’allegato A del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 maggio 2017, n. 88. Tali attività lavorative si intendono svolte in via continuativa quando le medesime non abbiano subito interruzione nei sei anni precedenti il momento della decorrenza dell’APE sociale per un periodo complessivamente superiore a dodici mesi ed a condizione che le attività lavorative siano state svolte nel settimo anno precedente la predetta decorrenza, per una durata almeno pari all’interruzione predetta. Comportano l’interruzione della suddetta continuità i periodi di svolgimento di attività diverse da quelle gravose di cui sopra e i periodi di inoccupazione.

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