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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Ora legale: in 7 mesi meno consumi per 545 milioni di kilowattora

La quantità di energia risparmiata a livello nazionale viene mediamente consumata in 69 giorni in provincia di Ancona

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Durante il periodo di ora legale, che partirà nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, con lo spostamento delle lancette degli orologi un'ora in avanti, Terna prevede, nei prossimi 7 mesi, un risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica pari a 543,8 milioni di kilowattora.

La quantità di energia risparmiata a livello nazionale viene mediamente consumata in 69 giorni in provincia di Ancona

Si tratta di una quantità di energia corrispondente al fabbisogno annuo medio di 180 mila famiglie. In termini di costi, considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 16,6 centesimi di euro al netto delle imposte, la stima del risparmio economico relativo all'ora legale per il 2013 è pari a oltre 90 milioni di euro.

Dal 2004 al 2012 l'Italia ha risparmiato complessivamente oltre 6,1 miliardi di kilowattora, corrispondenti a circa 900 milioni di euro di minor costo.

Nel periodo primavera-estate, il mese che segna il maggior risparmio energetico stimato è Aprile, con 125,8 milioni di kilowattora (pari al 23,1% del totale). In autunno, invece, il primato va al mese di Ottobre con 157,4 milioni di kilowattora risparmiati. Ciò è dovuto al fatto che Aprile ha giornate più "corte" in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell'intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un'ora, quindi, si ritarda l'utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, invece, poiché le giornate sono già più "lunghe" rispetto ad aprile, l'effetto "ritardo" nell'accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità. Va inoltre ricordato che la maggiore richiesta di energia elettrica nei mesi estivi più caldi è dovuta all'utilizzo dei condizionatori d'aria, ed è quindi indipendente dall'ora legale, poiché legata esclusivamente a fattori climatici e di temperatura e non al maggior numero di ore di luce naturale.

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