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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Locali, nuove regole: orari liberi, menu bilingue e videosorveglianza

Orari di apertura e calendario di lavoro liberi, menu bilingue e risparmio energetico, ma anche obbligo di videosorveglianza nei locali. Nessun limite al numero di fast food etnici e chioschi di kebab

Verrà votato nella prossima seduta del Consiglio il nuovo regolamento che disciplina il rilascio delle autorizzazioni alla somministrazione di alimenti e bevande, e dunque le regole per aprire un locale ad Ancona. La necessità di adeguarsi era sancita da una legge regionale risalente addirittura al 2009, che stabilisce le lineeguida per aprire bar e ristoranti.

LE NUOVE REGOLE. Liberalizzazione completa di orari di apertura e calendario di lavoro, e addirittura obbligo di aprire in giornate festive,  e orari notturni in concomitanza di eventi e manifestazioni decisi dal Comune.
L'amministrazione potrà imporre, con delibere specifiche, il divieto di vendita di alcolici in alcune occasioni particolari, come potrà obbligare alla chiusura in determinati orari per motivi di ordine pubblico. Per quello che riguarda i dehors, strutture e gazebo vari non potranno occupare più del doppio della metratura del locale stesso.
I menu dovranno essere bilingue e dovrà essere garantita per i clienti la possibilità di pagare con la carta di credito. Le stoviglie dovranno essere biodegradabili e ogni locale dovrà essere insonorizzato e dotato di bagni, nonché di elettrodomestici e luci a risparmio energetico.

SICUREZZA. Ogni esercizio dovrà disporre l’installazione di un servizio di videosorveglianza, e un "referente per la sicurezza" dovrà essere designato in ogni locale, ovvero una persona cui cittadini, Comune e forze dell’ordine avranno modo di rivolgersi in caso di problemi con i clienti.

BENI CULTURALI. Tracciata inoltre una mappa di zone di "pregio artistico, storico architettonico e ambientale" all'interno della quale l'Amministrazione può intervenire con delibere mirate: piazza delPapa, piazza Roma, corso Mazzini, piazza della Repubblica, via della Loggia, Arco Clementino, Duomo, piazza San Francesco, Anfiteatro, Passetto,parchi cittadini e Portonovo.

KEBAB. Bocciata la proposta dell'ex assessore al commercio Romana Mataloni, poi ripresa dal presidente della II Circoscrizione Foresi, di limitare il numero di fast food etnici e chioschi di kebab nelle zone dove già abbondano: il regolamento recita infatti "Sono esclusi criteri basati su vincoli numerici o di distanza, né possono essere addotte motivazioni di ordine commerciale o di un bisogno economico o sulla presenza di altre attività".

Per chi non è in regola il nuovo disciplinare prevedere la comminazione di multe e, in casi estremi, il ritiro della licenza.
 

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