rotate-mobile
Economia

Terremoto, economia in ginocchio: a rischio 20 milioni di prodotti tipici

Numeri drammatici quelli che emergono nel post sisma. Sono oltre mille le imprese che si sono fermate. Un brand da circa 300 milioni di euro

Un brand del valore di 300 milioni di euro. E' questa la stima dell'intera produzione, finita in ginocchio dopo le tre violente scosse dello scorso ottobre. Un'economia a pezzi, che si deve rialzare al più presto. I numeri sono sempre più drammatici: sono oltre mille le imprese che hanno fermato la produzione, mentre sono 207 le stalle inagibili.

Sono 20 milioni i prodotti tipici a rischio. E' ferma la commercializzazione del pecorino dei Sibillini, del vitellone bianco, del ciauscolo spalmabile (tipico della provincia di Macerata), della patata rossa di colfiorito, dello zafferano e della Vernaccia di Serrapetrona, tutti prodotti considerati vero fiore all'occhiello dell'enogastronomia marchigiana. La provincia che è stata maggiormente colpita è Macerata, dove sono 970 le attività produttive inagibili. 26 sono a Fermo, 37 ad Ascoli e 4 nella provincia di Ancona. Per rilanciare l'economia è stato creato un sito, www.campagnamica.it, dove si può sostenere l'economia e l'occupazione, acquistando nel portale i prodotti tipici delle aziende agrigole del territorio. «E' un modo semplice e sicuro per sostenere l'economia - afferma Coldiretti - in questo modo non si rischiano truffe o inganni»

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terremoto, economia in ginocchio: a rischio 20 milioni di prodotti tipici

AnconaToday è in caricamento