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Economia Fabriano

Indesit, Fim- Cisl: “Ci sia intervento forte da parte del Governo”

Farina: "La vicenda della Indesit è lo specchio di come il paese saprà difendere la sua vocazione manifatturiera". Intanto riprendono i presidi, di cui uno simbolico per bloccare i prodotti verso la Polonia

L'incontro di domani con il Governo sulla vertenza Indesit "é importante, e non chiederemo al Governo nessun intervento di mediazione sulla gestione delle eccedenze. Chiederemo invece un intervento forte perché l'azienda modifichi il rinunciatario piano industriale e un impegno straordinario per fare quanto necessario a sostegno delle attività manifatturiere della Indesit e del settore elettrodomestico". Lo afferma il segretario generale della Fim Cisl Giuseppe Farina.

"La vicenda della Indesit - seguita Farina - è lo specchio di come il paese saprà difendere la sua vocazione manifatturiera nel nuovo contesto del mercato globalizzato, l'impegno comune, Governo, impresa, sindacato, amministratori locali e lavoratori, è la condizione per reagire alle difficoltà del mercato e rilanciare le prospettive del settore e dell'industria manifatturiera italiana".
Farina rileva anche che "la disponibilità che Indesit ha offerto per una gestione 'dolce' della chiusure e dei tagli occupazioni non risolve in nessun modo le responsabilità che la Indesit e la famiglia Merloni hanno nei confronti dei lavoratori, dei territori e del nostro paese".

Intanto, dopo la fiaccolata di ieri sera e il breve stop ripartono gli scioperi nel sito fabrianese. I lavoratori hanno organizzato presidi per impedire la partenza dei prodotti verso la Polonia. Si tratta di una protesta simbolica: proprio in Polonia infatti, oltre che in Turchia, secondo i piani dell’azienda sarà trasferita parte della produzione industriale realizzata fino ad oggi in Italia.

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