C’è chi si è persino ritrovato i cinghiali a mangiargli la spazzatura sull’uscio di casa, ma la maggior parte hanno avuto vigneti, girasoli, grano, mais, ortaggi divorati nel giro di una notte da branchi di anche cinquanta-cento selvatici.
Sono alcuni dei racconti degli oltre cento agricoltori che hanno preso parte all’incontro di Fabriano, organizzato dalla Coldiretti Ancona per discutere delle nuove iniziative per fronteggiare il problema dei campi costantemente devastati dalle incursioni degli animali.

“Un problema ormai fuori controllo”, come ripetuto dal presidente e dal direttore, Maurizio Monnati e Claudio Massaro, e dal vicedirettore regionale, Claudio Gagliardini, dinanzi al quale non si può ormai pensare di continuare con provvedimenti di facciata , a partire dalle raccolte di firme.
L’unica soluzione, secondo Coldiretti, sono le vie legali, con diffide da inviare agli Ambiti territoriali di caccia, gli enti individuati dalla Regione per gestire il meccanismo dei danni. Un conto da oltre due milioni di euro che sale ancora di più se si considerano anche le colture devastate dai cinghiali nelle zone dei Parchi e delle Oasi, senza dimenticare gli incidenti stradali causati ogni anno dall’invasione di selvatici, che la politica continua a non essere in grado di controllare.

Di numeri e provvedimenti, a partire dal nuovo regolamento per la gestione dei danni, si parlerà domani, venerdì 5 ottobre, nel corso dell’incontro organizzato dalla Coldiretti Marche con l’assessore regionale alla Caccia, Paolo Eusebi, in programma alle ore 10 nella sede della Baraccola, in via Achille Grandi 48/e.