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Russia-Ucraina, a rischio la sopravvivenza del distretto calzaturiero marchigiano

E' la denuncia della Cna Marche molto preoccupata per le conseguenze che il conflitto in Ucraina avrà sul sistema economico marchigiano già messo a dura prova dalla pandemia e dal costo dell'energia e delle materie prime

ANCONA - «La guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni alla Russia mettono a rischio la sopravvivenza del distretto calzaturiero». E' la denuncia della Cna Marche molto preoccupata per le conseguenze che il conflitto in Ucraina avrà sul sistema economico marchigiano già messo a dura prova dalla pandemia e dal costo dell'energia e delle materie prime. Senza contare che in questa fase salteranno numerose fiere internazionali (Mosca primo aprile, Kiev 13 aprile e Almaty in Kazakistan 9-11 marzo) i compratori russi non verranno al Micam e alle altre rassegne fieristiche italiane ed europee e, infine, ci sono le difficoltà delle imprese che vantano crediti da incassare da acquirenti russi o che hanno merce prodotta da spedire in Russia che resterà in magazzino.

«Chiediamo ristori economici per chi dimostra il reale danneggiamento subìto dalle sanzioni in termini di liquidità impossibile da recuperare insieme anche al danneggiamento dovuto alla merce prodotta ma non spedita- spiega il presidente di Cna Marche Paolo Silenzi- Senza liquidità il rischio di default è per tutta la filiera. Inoltre incentivi economici per diversificare i mercati di vendita, sostenendo la partecipazione ad altre manifestazioni fieristiche in Europa e nel mondo, con la copertura dei costi. Infine chiediamo l'estensione dell'Area di crisi a tutte le Marche».

Secondo i dati forniti da Cna sono 5.387 le imprese marchigiane del settore tessile-abbigliamento, con 36.111 addetti ed in particolare le imprese del calzaturiero sono 3.214 con 22.690 addetti. Nel distretto calzaturiero del fermano-maceratese insistono 2.959 imprese (92,2% del totale marchigiano) e gli addetti sono 20.323 (89,6% del totale marchigiano). L'export delle Marche verso la Russia vale 273,8 milioni di euro di cui 111,9 in calzature, tessile e abbigliamento mentre l'esportazioni delle imprese marchigiane in Ucraina vale 86,4 milioni di euro di cui 36,7 in prodotti della moda. «Il mercato russo e quello ucraino- ricorda Alessandro Migliore responsabile settore Moda Cna di Fermo e Macerata- per il nostro distretto rappresentano l'80% del fatturato. Il sistema incide per il 40,5% di tutto l'export marchigiano verso la Russia, di cui il 33% in calzature. Questo malgrado il fatto che le sanzioni del 2014 abbiano provocato una riduzione di oltre il 60% del valore delle esportazioni marchigiane verso la Russia».

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