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Economia

Export: ottanta imprese marchigiane a "lezione di Polacco" con Unicredit

Oltre 80 imprenditori marchigiani hanno partecipato all'incontro organizzato da UniCredit per avviare processi di internazionalizzazione in uno dei paesi più brillanti della Nuova Europa

Un territorio grande più dell’Italia, con 38 milioni di abitanti, unico paese europeo a non entrare in recessione nella crisi del 2009 e con un PIL che ha continuato costantemente a crescere. Dal 2007 ad oggi la Polonia ha registrato la migliore performance economica tra i paesi OCSE in termini di crescita del PIL reale.

Sono questi i numeri essenziali di questa economia in grande crescita che hanno attratto oltre 80 imprenditori ad intervenire alla giornata di studio organizzata da UniCredit con la presenza di Luciano Brandoni, Vicepresidente di Confindustria Marche – Presidente del Comitato Regionale Piccola Industria e Luca Lorenzi, Deputy Regional manager Centro Nord  UniCredit. Le relazioni tecniche sono state tenute da Alessia Messina political risk country analysis Unicredit,  Piotr Kolodziej team leader per le imprese italiane Bank Pekao, la banca polacca del Gruppo e Paolo Quattrocchi di NCTM Studio Legale Associato che ha illustrato i dettagli del sistema tributario e legale vigente in Polonia.

Nel corso della giornata sono stati sottolineati i principali aspetti d’interesse del mercato polacco per le imprese delle Marche ed in particolare le aree merceologiche potenzialmente più interessate (in primis meccanica, costruzioni, prodotti alimentari, prodotti di abbigliamento) e le zone della Polonia che sono più ricettive per attività imprenditoriali con l’Italia: tra queste sicuramente le ZES (Zone Economiche Speciali) che sono aree geograficamente delimitate in cui le attività economiche possono essere condotte in condizioni speciali e preferenziali.

Nel 2012 l’Italia si è confermata tra i principali partner commerciali della Polonia, con un interscambio pari a 14,6 miliardi di euro, di cui 7,7 mld per import polacco e  6,9 per export con un bilancio favorevole all’Italia di 882 milioni.

“Sebbene la congiuntura economica sia ancora piuttosto negativa, le Marche hanno avuto nel 2012 un risultato delle attività export piuttosto soddisfacente (+6,5% rispetto al 2011) e migliore di quello del totale Italia (+3,7%)” Ha sottolineato Luciano Brandoni, Vicepresidente di Confindustria Marche “La concorrenza è ormai su mercati globali e, mentre le grandi aziende sono organizzate autonomamente, per le piccole e medie aziende è di fondamentale importanza avere dei supporti per l’avvio della attività di internazionalizzazione. Una grande banca come Unicredit, con una presenza organizzata nell’est, può svolgere propriamente il ruolo di accompagnatore per entrare in un paese come la Polonia, in forte crescita e con una forte sensibilità verso le proposte del mercato italiano”.

In un contesto così estremamente dinamico UniCredit rappresenta un solido e affidabile interlocutore per le imprese italiane operanti in Polonia, potendo disporre della rete e dei servizi di Bank Pekao, facente parte del Gruppo UniCredit.

Bank Pekao, con 1.007 filiali, 18.300 dipendenti ed una quota mercato dell’11%,  è uno dei principali istituti di credito in Polonia ed oltre ai prodotti bancari di stampo tradizionale, fornisce servizi e soluzioni a 360°, quali intermediazioni, leasing, asset management e factoring.

“Lo sviluppo delle quote di export delle nostre imprese – ha dichiarato Luca Lorenzi, Responsabile di Territorio Centro Nord di UniCredit intervenuto all’apertura dell’incontro – è uno dei principali fattori per il rilancio e per la crescita economica dell’Italia e delle Marche. La complessità dell’attuale scenario e la necessità di confrontarsi con mercati nuovi richiede più che in passato uno sforzo comune a livello di sistema territoriale capace di accrescere la competitività internazionale delle aziende. In questo quadro la presenza e le dimensioni della banca UniCredit in Polonia (Bank Pekao) può costituire un concreto supporto all’ingresso di aziende locali in un mercato a così elevata potenzialità”.

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