rotate-mobile
Economia Fabriano

La crisi di Fabriano, 6000 disoccupati: in arrivo oltre 4 milioni per la ripresa

Entro giugno il bando della Regione per rilanciare produzione e occupazione in cinque comuni. Incentivi per assunzioni. Intanto Tecnowind arriva sul tavolo di Ceriscioli

La crisi economica ha "prodotto" circa 6000 disoccupati nell'area di Fabriano. Un'area montana un tempo ricca che ha risentito più di altre la morsa della recessione economica e che va aiutata a risollevarsi. Per questo la Regione Marche ha annunciato l'arrivo di finanziamenti europei che uniscono quelli del Fondo Sociale Europeo e altri del Fondo Europeo Sviluppo Regionale. In soldoni, oltre 4 milioni di euro in uno unico bando destinato a cinque comuni dell'Appennino: Fabriano, Genga, Sassoferrato, Cerreto d'Esi e Matelica. Gli stanziamenti andranno a coprire, a fondo perduto, progetti di ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione, competitivtà delle pmi, efficientamento energetico, formazione e occupazione. «Abbiamo scelto lo strumento dell'Investimento territoriale integrato – spiega l'assessore alle Attività Produttive, Manuela Bora – perché lo riteniamo uno strumento chiave flessibile. L'obiettivo comune è il rilancio occupazionale e produttivo di un'area che era già oggetto di attenzione per la crisi occupazionale». Il salvadanaio dell'operazione ha già accantonati 412mila euro per la realizzazione di una piattaforma tecnologica che vedrà la collaborazione di imprese, università e centri di ricerca. Sarà il primo step per individuare strategie di innovazione. Poi sarà la volta dei progetti veri e propri. Il grosso dell'operazione: circa 3,2 milioni destinati a progetti aziendali di realizzazione di nuovi prodotti e servizi, integrazione tra le filiere produttive e riduzione dei consumi energetici. Tra 50mila e 150mila per aziende singole, fino a 300mila per aggregazioni di imprese. Poi ci sono altri 400mila euro corsi di formazione, aggiornamento per chi è già occupato ma soprattutto incentivi per nuove assunzioni: 7500 euro di bonus per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato o determinato per almeno 24 mesi.

«Non sarà l'ennesima borsa lavoro ma di formazione utile – commenta l'assessore al Lavoro, Loretta Bravi – L'Iti è un modo pensato per aggredire la disoccupazione andando a ravvisare eccellenze, qualità e tradizioni della nostra micro industria e dandole una nuova veste fatta di innovazione. Il mio assessorato è "costretto" al lavoro congiunto con quello di Manuela Bora perché è inutile formare se poi non ci sono aziende adatte ad accogliere le conoscenze». Un modello che la Regione intende adottare anche per i distretti in crisi del Piceno e del Pesarese. «Recentemente ho visitato Torino – conclude la Bora – dove il Politecnico sta lavorando molto su innovazione e ricerca. Le imprese da sole non ce la fanno, solo con l'aiuto delle Università possono essere agevolate a superare questa valle della morte». Intanto oggi, martedì 14, la Regione si è occupata anche della vertenza Tecnowind. Il governatore Ceriscioli, il presidente del consiglio Mastrovincenzo e l'assessore Bravi hanno incontrato il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, sindacati e rappresentati di aziende terziste. La situazione vede 289 operai senza stipendio da due mesi e al settimo giorno di presidio davanti all'azienda di cappe aspiranti. A pesare è soprattutto la mancanza di liquidità e la stretta creditizia delle banche. Ordini, che la stessa Regione definisce "significativi" ci sarebbero pure ma l'aziende non riesce ad evaderli. «Un percorso è stato attivato – ha sottolineato il sindaco Sagramola – ma è indispensabile il sostegno dello stesso sistema bancario, altrimenti tutto potrebbe essere vano».
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La crisi di Fabriano, 6000 disoccupati: in arrivo oltre 4 milioni per la ripresa

AnconaToday è in caricamento