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Economia

Verdicchio all’attacco dei mercati, nel 2014 3 milioni di euro per l’export

Il vino principe delle Marche (e il terzo bianco più esportato del Paese) sarà protagonista su Radio Rai con 660 passaggi pubblicitari per un'audience complessiva di 197,6 milioni di utenti

Crescita del brand e del valore, ammodernamento dei vigneti, aumento della superficie per azienda: dopo anni di lavoro il Verdicchio mostra i muscoli e si prepara, attraverso il suo Consorzio, a un vero e proprio tour de force promozionale.

In primo piano, tra le attività promosse dall’Istituto Marchigiano di Tutela vini (Imt) – 850 aziende per 16 denominazioni, il 90% dell’export delle Marche – le azioni previste dalla nuova Ocm (Organizzazione comune di mercato) vino, in partenza a ottobre 2013, e dal PSR per il 2014 (complessivamente oltre 3 mln di euro di cui 1,9 mln solo per l’Ocm) e una campagna di spot radiofonici su tutto il territorio nazionale.

Dal 28 luglio sino al 7 settembre, per la prima volta il vino principe delle Marche (e il terzo bianco più esportato del Paese) sarà protagonista su Radio Rai con 660 passaggi pubblicitari per un’audience complessiva di 197,6 milioni di utenti.
Da ottobre sarà poi la volta della promozione all’estero (circa il 50% delle vendite), con azioni specifiche nei primi due mercati di sbocco extraeuropei – Usa e Canada –ma anche in Cina e Giappone, per un vino che negli ultimi 10 anni ha aumentato il proprio fatturato del 455,6%, a fronte di una crescita delle bottiglie commercializzate del 138,5%.

“Anni di palestra hanno reso forte un prodotto che oggi è il bianco più premiato dalle guide italiane – ha detto il presidente dell’Imt, Gianfranco Garofoli. Ci presentiamo alla domanda mondiale dopo un percorso che ha portato a triplicare le dimensioni produttive delle aziende – che si sono strutturate anche dal punto di vista commerciale. Ma soprattutto, con un ‘lifting’ basato sulla qualità dei processi vitivinicoli e su una comunicazione dell’intero brand-Marche, il Verdicchio ha fatto passi da gigante sul fronte della percezione da parte del consumatore e della sua competitività sui mercati internazionali”.

Per gli spot radiofonici, su cui è basata anche una campagna virale on line, i protagonisti sono i conduttori di Decanter (Rai Radio2), Fede e Tinto che si interrogano su quale sia il vino ‘elegante, di grande struttura e 100% marchigiano’ e in 18 secondi si danno la risposta che è anche il claim della campagna: ‘Verdicchio!!! Potevi dirlo prima..’.

Per il direttore del Consorzio Imt, Alberto Mazzoni: “Questa campagna simboleggia l’unità d’intenti delle nostre aziende che hanno dimostrato come sia possibile moltiplicare i risultati perseguendo un percorso comune tra pubblico e privato che ha consentito di creare un vero e proprio “sistema-Marche” del vino in grado di ottimizzare fino in fondo i finanziamenti disponibili. Infatti, con i fondi Ocm e Psr, nell’ultimo quadriennio sono stati investiti 9,2 mln di euro per la promozione in tutto il mondo e oggi puntiamo anche all’Italia, che resta il nostro primo mercato, nonostante una contrazione generale dei consumi degli italiani. Una promozione interna che nell’ottica del lavoro di squadra tra grandi e piccoli produttori, andrà a beneficio anche delle realtà produttive di nicchia, che hanno difficoltà a sostenere investimenti importanti sull’estero”.

La nuova immagine del Verdicchio ha provocato nelle campagne marchigiane anche un ricambio generazionale unico in Italia attraverso 2 misure di finanziamenti dedicate ai giovani. Dal 2007 al 2013 la Regione ha stanziato infatti complessivamente 35 mln di euro a favore di 118 giovani under 40 che hanno scelto di investire nella vitivinicoltura. Di questi ben 52 erano al primo insediamento.

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