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Economia

Export marchigiano in retromarcia: il manifatturiero perde quota

Al netto del farmaceutico, tenuta dell’export manifatturiero delle Marche con il -0,2%, anche se in Italia il dato è positivo: +2,9%

Dall’elaborazione dei dati Istat odierni a cura dell’Ufficio Studi di Confartigianato Marche, nel 2018 le esportazioni manifatturiere delle Marche (il 97,8% di tutto il nostro export) ammontano a 11,5 miliardi di euro, valore in diminuzione dell’1,6% rispetto al 2017, pari a 192,3 milioni di euro in meno. Tale dinamica è in controtendenza rispetto alla media nazionale (+3,0%) e leggermente più intensa rispetto alla variazione dell’export manifatturiero delle Marche osservata nel 2017 (-1,4%). Considerando complessivamente tutto l’export regionale, si registra il -0,9% a fronte del +3,1% in Italia che colloca la nostra regione al 18° posto tra le 21 regioni e province autonome. Nel dettaglio settoriale - evidenzia Giuseppe Mazzarella, Presidente di Confartigianato Imprese Marche – ad una prima valutazione emerge che la diminuzione delle esportazioni manifatturiere delle Marche è trainata dai Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici: l’export di tale comparto, che rappresenta il 12,4% di tutte le esportazioni manifatturiere marchigiane (3° posto per quota), è diminuito del 10,8%, pari a 175,9 milioni di euro in meno. Al netto del farmaceutico, l’export manifatturiero delle Marche sarebbe risultato sostanzialmente stazionario (-0,2%, pari a - 16,3 milioni di euro). Considerando gli altri principali comparti si osserva la diminuzione dell’export di Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili con il -5,7% (era -1,1% nel 2017), di Prodotti chimici con il -4,0% (era +19,5% nel 2017), di Macchinari e attrezzature nca con il -3,4% (era +3,6% nel 2017), diminuzione anche per l’export di Mobili con il -2,2% pari a -12,1 milioni di euro e di Articoli in gomma e materie plastiche con il -0,7% (era -0,1% nel 2017).

Di contro, crescita delle esportazioni dei Prodotti della metallurgia con il +17,6% (era +13,5% nel 2017), di Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche con il +8,8% (era -6,9% nel 2017), degli Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) con il +3,1% (era -2,1% nel 2017) e dei Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature con il +0,9% (era +5,9% nel 2017). Inoltre, ad un primo commento, tra i maggiori mercati di destinazione delle esportazioni manifatturiere delle Marche, Giorgio Cippitelli - Segretario di Confartigianato Imprese Marche - evidenzia diminuzioni delle vendite marchigiane in Russia con il -8,6% (era +12,7% nel 2017), in Turchia con il -7,9% (era +0,4% nel 2017), negli Stati Uniti con il -6,2% (era +16,5% nel 2017),
variazione interamente imputabile al farmaceutico, in Belgio con il -5,9% (era -17,4% nel 2017), anche in questo caso interamente imputabile al farmaceutico, nel Regno Unito (-3,7%, era -6,2% nel 2017) e nei Paesi Bassi (-1,3%, era +4,5% nel 2017). Di contro, crescita in Albania (+13,7%, era +7,5% nel 2017), in Austria (+12,5%, era -7,9% nel 2017), in Svizzera (+6,3%, era +7,9% nel 2017), in Francia (+6,1%, era -1,7% nel 2017), in Romania (+3,9%, era -10,5% nel 2017), in Cina (+1,8%, era +24,7% nel 2017), in Spagna (+1,5%, era +6,3% nel 2017), in Germania (+0,9%, era -11,3% nel 2017) e in Polonia (+0,6%, era +0,2% nel 2017).

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