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Economia

L’Artigianato “parla straniero”: crescono le imprese multietniche nella provincia

A dicembre nate 34 imprese, di cui 16 condotte da stranieri. "No ai pregiudizi - dichiara il direttore provinciale Cna Massimiliano Santini - ma sì al rispetto delle regole, che debbono valere per tutti"

Nel mese di dicembre scorso, nella provincia di Ancona, sono nate 34 nuove imprese, di cui circa la metà  (16) condotte da stranieri. Ne dà informazione la Cna, che scende nel dettaglio analizzando verso quale settore si sono concentrate le comunità più radicate nel territorio.

Sei le ditte avviate da imprenditori dell’est Europa, equamente distribuite nella provincia e particolarmente concentrate nel settore edile, seguito da quello alimentare. Data la nutrita presenza di persone provenienti dall’area ex sovietica, anche nella nostra provincia si assiste sempre più frequentemente all’apertura di negozi di prodotti alimentari tipici dei loro Paesi d’origine.

Cinque, invece, le ditte avviate da imprenditori di origine nord africana o del medio Oriente, che scelgono in primis il settore alimentare, seguito dall’edilizia. Anche in questo caso, sempre più spesso si assiste alla nascita di attività alimentari di generi nordafricani e arabi e larga parte di questa comunità trova inoltre impiego alle dipendenze delle cucine di ristoranti locali.

Cinque, infine, le ditte avviate da cittadini cinesi, particolarmente concentrate nella zona del senigalliese, ma in passato diffuse anche nello jesino e nel comune di Filottrano, dove naturalmente c’è ancora terreno fertile per lavorare grazie alla lunga e radicata tradizione economica dell’area nel campo del tessile, comparto preferito dai cinesi. Oggi si registrano anche alcune prime esperienze nel settore edile.

Alla luce delle dinamiche in atto in questo scenario imprenditoriale sempre più multietnico e cosmopolita, la Cna richiama le autorità istituzionali e amministrative, gli enti e gli uffici che interloquiscono e interagiscono con le imprese sul piano delle normative fiscali, previdenziali, nel credito e nella sicurezza, a tenere conto della tendenza in atto, destando particolare riguardo nel favorire una sana, imparziale ed equilibrata inclusione sociale.
No ai pregiudizi – dichiara il direttore provinciale Cna Massimiliano Santini – ma sì al rispetto delle regole, che debbono valere per tutti”.

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