Comunità Economica Euroasiatica: si parla delle Marche al vertice in Kazakistan

Nel corso del recente vertice tenutosi ad Astana (capitale del Kazakistan) tra Vladimir Putin, Alexander Lukashenko e Nursultan Nazarbayev, per la firma del trattato che istituisce la CEEA (Comunità Economica Euroasiatica) che entrerà in vigore il 1 gennaio 2015, si è parlato delle Marche ed esattamente del Consolato Russo di Ancona. Infatti - nella importante riunione che ha portato ad un accordo definito da Antonio Fallico, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa, “capace di creare una nuova architettura politica ed economica globale”- si è portato ad esempio uno dei 28 accordi firmati a Trieste, nel novembre 2013, tra Vladimir Putin ed Enrico Letta, quello definito “Corridoio Verde” il quale, ha detto il Consigliere del Direttore Generale della FSUE “Rostek” Boris Olenich,”mira a semplificare e velocizzare lo sdoganamento tra Federazione Russia e Italia” ricordando che “il progetto è stato ideato e fortemente voluto dal Consolato Russo di Ancona”.

Questo progetto è stato preso come modello di riferimento per ripetere (anche in prospettiva di realizzazione della politica CEEA) lo schema di lavoro che andrà realizzato e cioè l’adattamento delle legislazioni degli stati membri, l’opera delle zone economiche libere e speciali,  l’uniformità dei rispettivi regolamenti doganali.
Infatti al centro dell’istituzione della nuova Comunità Economica è posta l’Unione doganale tra i tre stati euroasiatici che intendono espandere e rafforzare la cooperazione con l’Unione Europea al fine di creare uno spazio economico comune tra Lisbona e Vladivostok.
Naturalmente ampia soddisfazione è stata espressa dal Consolato Onorario della Federazione Russa di Ancona che ha visto una propria iniziativa diventare punto di riferimento di una nuova struttura internazionale.