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Economia

Crisi: in provincia di Ancona in un anno chiuse più di 1.000 imprese artigiane

Cresce il numero delle imprese che non ce la fanno e aumentano le dichiarazioni di fallimento. Se sparissero gli artigiani il made in Ancona perderebbe un apporto di 487 milioni di euro e ci sarebbero 17mila persone senza lavoro

In un anno chiuse più di 1.000 imprese artigiane. Un dato fortemente preoccupante quello che emerge dall’indagine dell’Ufficio Studi di Confartigianato per la provincia di Ancona.

Cresce il numero delle imprese che non ce la fanno e aumentano le dichiarazioni di fallimento. Sono 194 le ditte fallite nel 2013 nella provincia di Ancona, 166 nel 2012. La grande manifestazione di Roma organizzata da Rete Imprese Italia, sottolinea la Confartigianato della Provincia di Ancona che ha portato a Roma 800 imprenditori, è  servita a portare all’attenzione di tutti le difficoltà delle piccole imprese.

Oltre sessantamila sono stati i partecipanti che hanno riempito piazza del popolo di Roma,  per l’occasione ribattezzata  “piazza degli imprenditori”.
Il problema è che questo è un Paese che non funziona, i piccoli  imprenditori vengono dimenticati dalle politiche economiche . Tassazione troppo alta e burocrazia eccessiva: questi i principali problemi messi in campo.

Giorgio Merletti  Presidente nazionale di Confartigianato non usa mezzi termini nel discorso che chiude la manifestazione e a Matteo Renzi, impegnato a formare il nuovo governo, lancia l’hasthag #matteostaipreoccupato.

“Siamo stanchi di questa situazione, lo dico sia come cittadino sia come imprenditore – ha commentato Merletti – siamo stanchi di essere soffocati dalle tasse e dalla burocrazia, di vedere il peso della crisi scaricato su chi lavora e chi produce. Di certo non abbiamo generato noi questa situazione, ora occorre che la politica capisca che senza imprese questo paese é finito”.

E se domattina, d'improvviso, la provincia di Ancona fosse senza i suoi 12.122 imprenditori artigiani? Gli effetti sarebbero quelli di uno tsunami sull'economia e sulle condizioni di benessere di cittadini e famiglie. Le conseguenze le ha calcolate l’Ufficio Studi di Confartigianato.  Il valore aggiunto diminuirebbe di 1.703 milioni di euro, pari ad un calo del 13,9%.  
Il made in Ancona perderebbe un apporto di 487 milioni di euro.   
Considerando  senza  lavoro  i  17.700  dipendenti  dell'artigianato ed il tasso di disoccupazione passerebbe dal 9,8% al 19 % aumentando di 9,2 punti.

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