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Economia

Vacanze: per le Marche estate nera, mai così male da 15 anni

Uno studio di Fipe-Confcommercio evidenzia i dati negativi per il turismo nel 2012: la quota di persone che ha fatto almeno un viaggio è passata dal 48% al 40%, la percentuale peggiore degli ultimi 15 anni

"C'è un calo preoccupante di presenze nel comparto turistico della nostra regione". A ridosso del ferragosto, momento clou delle vacanze estive, il coordinatore di Confcommercio Imprese per l'Italia Marche Massimiliano Polacco traccia un primo bilancio di questa stagione nata e proseguita all'insegna delle difficoltà di un periodo di congiuntura economica molto negativa:

"L'estate 2012 – spiega Polacco –, è la peggiore degli ultimi quindici anni con rischi pesanti per la destagionalizzazione e con effetti che già si riverberano negativamente ed inevitabilmente sulla ristorazione".

I dati che emergono dagli studi di Fipe-Confcommercio sono indicativi di una crisi che coinvolge anche le Marche regione che si attesta sui valori medi espressi dalle statistiche nazionali. Il valore forse più lampante è quello legato ai movimenti che sono in diminuzione di quasi l'8%.
Soltanto cinque anni fa la quota di persone che ha fatto almeno un viaggio di vacanza nel periodo luglio-settembre è stata del 48%. Il dato del 2012 si attesta attorno al 40% con la diminuzione, già citata, di quasi otto punti percentuale. Negli ultimi quindici anni mai era stato toccato un valore così modesto.

"L'impatto sui consumi sarà pesantissimo – continua il coordinatore di Confcommercio Marche –, e si riverbererà in prima battuta sui servizi ricettivi poi sulla ristorazione e sui trasporti".
Il calo turistico previsto condizionerà pesantemente i risultati dell'intero anno per il quale, a livello nazionale, è prevista una stima di 55 milioni di presenze di origine interna in meno rispetto al 2011.

"Ci troviamo di fronte ad una situazione complessa e difficile da affrontare – conclude Polacco –, alla quale bisogna rispondere con provvedimenti strutturali e di dinamica immediata. La Regione Marche in questo senso si sta muovento con i giusti strumenti ma è chiaro che serve un impegno crescente in termini di promozione, di ricettività e di offerta. Il nostro territorio può prestarsi ad un turismo globale che è contemporaneamente realtà e sfida per mantenere e sviluppare una nicchia importante nel mercato mondiale".
 

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