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Economia

Banca Marche: entro il 15 settembre le offerte per gli asset ''non strategici''

Tra i potenziali acquirenti, la Banca Popolare di Vicenza ha presentato una manifestazione di interesse per rilevare 63 sportelli BM, e attende una risposta dai commissari straordinari dell'istituto marchigiano entro i prossimi due mesi

E' attesa entro il 15 settembre in Banca Marche la presentazione di offerte vincolanti per l'acquisto del ramo d'azienda Carilo e di 48 sportelli della capogruppo nell'ambito della prevista cessione di asset ''non strategici'' disegnata dal nuovo piano industriale 2013-2016.
Tra i potenziali acquirenti, la Banca Popolare di Vicenza ha confermato oggi di aver presentato una manifestazione di interesse per rilevare un totale di 63 sportelli BM, e di attendere una risposta dai commissari straordinari dell'istituto marchigiano entro i prossimi due mesi.

Non sono stati resi noti i termini della proposta economica di Bpvi, ma secondo indiscrezioni gli importi oscillerebbero tra i 200 mila ed i 300 mila euro a filiale.
In base al piano industriale che l'ANSA ha potuto consultare all'indomani della presentazione del documento ai rappresentanti dei lavoratori, Banca Marche prevede di cedere 27 filiali nel Lazio, 21 filiali in Emilia Romagna e 15 filiali della Cassa di Risparmio di Loreto, che complessivamente nel 2012 hanno portato all'istituto 1.871 mln di impieghi e 1.600 mln di raccolta diretta.
Una prospettiva, quella della vendita degli asset, che viene respinta con forza dai sindacati.
Contro l'ipotesi 'spezzatino' il 30 agosto oltre 2.000 lavoratori su 3.000 hanno preso parte allo sciopero indetto da Fisac Cgil, Fiba-Cisl e Dicredito. E oggi le tre sigle sindacali ribadiscono il 'no' al piano, ''in difesa dell'integrità della Banca e del suo patrimonio, e a tutela dell'occupazione presente e futura della banca''.

I sindacati temono in particolare il contraccolpo sui livelli occupazionali nelle Marche, in quanto la cessione di asset e di filiali fuori regione porterà di conseguenza ad una riduzione degli addetti alle tre direzioni generali di Pesaro, Jesi e Macerata.

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