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Economia

Il 2012 per le Marche? "Annus horribilis". Lo dice Prometeia

Presentato in Regione il Rapporto Prometeia "Lo scenario della Regione Marche nella crisi dell'Europa". Le Marche sulla buona via per uscire dalla crisi, ma occorre accelerare

Il 2012? Un anno difficile per l’Europa, per l’Italia, ma anche per le Marche, tra le regioni italiane una delle più manifatturiere ed aperte al mercato internazionale e quindi più esposta di altre ai colpi della crisi. A getttare luce su un futuro a tinte fosche  è il  rapporto Prometeia “Lo scenario della Regione Marche nella crisi dell’Europa”, presentato ieri a Palazzo Raffaello dal presidente di Prometeia Angelo Tantazzi e dal responsabile delle Pubbliche amministrazioni Massimo Guagnini al presidente Gian Mario Spacca, alla Giunta regionale e alla dirigenza della Regione schierata al completo.

 
Se il 2009 è stato un “annus horribilis”, il 2012 lo sarà ancor di più. Di qui la necessità della consapevolezza per cittadini, pubbliche amministrazioni e imprese che tempi duri devono ancora venire. La ripresa, dice il rapporto, sarà lenta  e avverrà solo a partire dal 2013.
 
Le vie per uscire dalla crisi? Una grande condivisione su progetti selettivi che incrementino la produttività delle risorse impiegate. La Regione, secondo Prometeia, è sulla giusta strada e la strategia individuata è azzeccata per  rispondere alle evoluzioni socio-economiche in atto. Occorre tuttavia accelerare i tempi di attuazione. Le priorità? Internazionalizzazione, innovazione,  investimenti pubblici e semplificazione  amministrativa sono le linee d'azione su cui concentrare l'attenzione e le risorse.
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