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Cronaca Falconara Marittima

Novità allo zoo, arrivano Elani e Azizi: cronaca di una love story annunciata

I due esemplari arrivati poche settimane fa hanno già rubato l’occhio per la loro storia d’amore ancora tutta da scrivere ma che parte già da buone e ben visibili premesse

E’ uscita dalla sua nuova casa dello zoo di Falconara guardandosi intorno un po' intimidita prima di addentare del fogliame davanti a telecamere e macchine fotografiche. Elani è una femmina di okapi, specie originaria della Repubblica Democratica del Congo, trasferita a Falconara dal bioparco tedesco di Wuppertal. Ha un anno e mezzo e come negli ultimi 15 giorni il suo pensiero e il suo muso si sono subito rivolti alla staccionata di legno che la divide da Azizi, 8 anni, maschio della stessa specie arrivato dallo zoo francese di Doue la Fontane. Non possono vedersi prima che Elani raggiunga la piena maturità sessuale, praticamente occorre un altro anno, ma già si piacciono e comunicano come possomo. Alzano il lungo collo oltre il limite della staccionata, le loro orecchie riescono a toccarsi per un simbolico bacio e proprio tra le fessure del legno si annusano e si parlano: «Si, già si piacciono e si può dire che stanno flirtando» spiega la biologa Gioia Gaiot, responsabile dell’area didattica del parco. 5.000 sono gli esemplari che si trovano in questo momento in Africa con una vita media di pochi anni, mentre 69 sono nei parchi zoo europei. L’okapi, esteticamente un mix tra zebra e giraffa, è stato scoperto solo da un centinaio di anni e il primo cucciolo vivente è stato fotografato solo una settimana fa. 

Giovedì mattina il presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mastrovincenzo insieme all’assessore regionale al turismo Moreno Pieroni e al presidente nazionale dell’Unione Italiana Zoo e Acquari, Gloria Svampa, hanno tagliato il nastro della nuova area dedicata ai due esemplari. Un chilometro quadrato tutto per Azizi ed Elani ricavato nel bioparco marchigiano scelto tra 20 altre candidature europee e che ad oggi è l’unico zoo ad ospitare gli okapi: «E’ una ricchezza per tutta la Regione, lo zoo si è consolidato negli anni come un fiore all’occhiello del nostro turismo e l’arrivo di questi due esemplari può rappresentare un punto di partenza per le sfide future» ha detto Mastrovincenzo. Anche per Pieroni: «Come Regione Marche avremo un’opportunità in più per presentare il nostro territorio in Italia e all’estero con questa novità ed eccellenza nel mondo animale». 

Progressivamente le barriere che separano Azizi ed Elani verranno rimosse e dal “vedo e non vedo” si passerà alla conoscenza face to face. «Un’okapi allo stato brado vive pochi anni mentre in un bioparco può arrivare a 20 o 25 anni- spiega Gioia Gaiot- sono lontani cugini delle giraffe con orecchie grandi, lingua lunga e collo allungabile per arrivare a germogli e foglie. Hanno 7 vertebre cervicali come le giraffe ma il posteriore è striato come quello delle zebre». Fino a che punto la cattività è un valore? «Diventa un valore nel momento in cui è un grande veicolo di comunicazione- spiega Gloria Svampa- l’ambiente è un tale livello di distruzione che i pochi organismi rimasti allo stato libero non hanno la potenzialità genetica per poter garantire la specie. Uno zoo ha anche un ruolo di integrazione sociale, perché la natura è un bene di tutti e può unire i giovani di qualunque target sociale alla sua difesa».
 

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